APPUNTAMENTO - RUBRICA "Porta un libro con te": un classico, Zola e "Roma".

Da Simoeffe

10. CLassico é un libro che si configura come equivalente dell'universo, al pari degli antichi talismani.Un livre de chevet, un libro per la vita.

E un libro per la vita puo' essere considerato quello che emerge dalle penetranti pagine del diario tenuto da Émile Zola durante le cinque settimane trascorse a Roma nell'autunno del 1894.All'arrivo alla stazione Termini la mattina del 31 ottobre, il caposcuola del Naturalismo si immerse anima e corpo, benché avesse numerosi impegni ufficiali dovuti alla sua notorietà (tra cui un'udienza privata presso il re Umberto I e la regina Margherita), nel "paesaggio locale" della Città Eterna, cercando ispirazione per il suo nuovo attesissimo romanzo: "Roma".

Il Romanzo ROMA E' un classico della letteratura europea e appartiene al ciclo delle Trois Villes, assieme a Lourdes e Parigi. Dagli anni Venti mai più pubblicato, ora di nuovo alla nostra attenzione con la prefazione di Emanuele Trevi, autore nella cinquina dei finalisti del Premio Strega 2012 con Qualcosa di scritto (Ponte alle Grazie).

zione libro "Roma" di Emile Zola

E nella Prefazione scrive Trevi:"Roma rimane uno dei libri più ambiziosi ed enciclopedici dedicati alla nostra città. Zola volle scrivere un'opera capace di contenere in sé un'indagine sui misteri del Vaticano, una memorabile storia d'amore e morte, e addirittura un'affidabile guida turistica alla Roma antica e moderna, alla quale non manca una classica escursione fuori porta alla volta di Frascati".


"

Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/RomaToday/41916963809

"Tante pagine [...] quante basterebbero in tempi ordinari a costruire tre romanzi ordinari": afferma un Ugo Ojetti atterrito nella sua recensione a Rome, uscita a puntate parallelamente in Francia sul "Journal" e (in versione accorciata) in Italia sulla "Tribuna".

L'autore francese sta di nuovo interessando l'ambito culturale con una eccellente edizione dei principali romanzi di Zola curata da Pierluigi Pellini per i "Meridiani" Mondadori, evidenziando l'importanza di rivedere l'autore con strumenti aggiornati. infatti si sente l'esigenza di inoltrarsi in un'opera anche in Francia dimenticata a lungo, miscellanea di registri ma avvincente, anche se a tratti stretta nella morsa dei cliché, più spesso aperta a un'acutissima visione della contemporaneità.

"ROMA" inizia con l'arrivo nella capitale, nello stesso periodo della stesura, del protagonista, il giovane prete Pierre Froment, pronto a difendere una sua opera ispirata alle tesi del cattolicesimo sociale, Congregazione dell'Indice. Il giovane INVITA La Rome nouvelle, sottoposta all'esame della la chiesa, diventata sostegno per ricchi e potenti, ad impegnarsi nella trasformazione sociale in atto, affinché siano i più umili e calpestati a ricevere il suo impegno, e quindi a Roma cercherà di opporsi alle decisioni della Congregazione .

Da questo spunto prendono le mosse due vicende basate su una doppia sfibrante attesa: quella di Pierre che, ospite dei Boccanera, antica famiglia della nobiltà papalina, aspetta sia il giudizio della Congregazione sia un sospirato incontro, poi concessogli, con Leone XIII, il papa le cui encicliche sembravano aver incoraggiato il rinnovamento della Chiesa; e quella di una dei Boccanera, Benedetta, che spera nell'annullamento di un infelice matrimonio non consumato per poter sposare il cugino Dario, suo amore d'infanzia.

È un protagonismo che si snoda su livelli di differente spessore: rievocazioni della sua storia, riportata a una secolare smania di dominio, appaiono un po' ridondanti; mentre le descrizioni del suo patrimonio monumentale e artistico sono spesso messe in confronto con i molti modelli dalle relazioni di viaggio dal Grand Tour a Madame Gervasais dei Goncourt; invece le inquadrature della sua travagliata attualità amalgamano l'osservazione diretta con fonti disparate costituendo il centro pulsante del racconto.

Mentre PRESO DALLA malinconia contempla le rovine della Roma classica, sepolte dalla polvere dei millenni, Pierre coglie una somiglianza tra la sua città,Parigi, e la Roma che visita come giovane intellettuale. Infatti visitando i nuovi quartieri diPrati, incompleti e costruiti in previsione dell'arrivo di nuovi cittadini, scopre che ilpopolo vive a Roma in quel periodo in condizioni di miseria e abbandono.

Lucidamente comprende che, mentre l'aristocrazia romana nera e bianca è avviata verso un declino ineluttabile, nell'Italia della fine dell'Ottocento non è ancora nata una borghesia illuminata, in grado di promuovere lo sviluppo dell'industria e del commercio.

Nei lunghi capitoli in cui Zola affronta il tema della questione sociale nellaFrancia ed Italia dell'Ottocento, segue una tendenza letteraria che è comune a tutta la poetica naturalistica, rivolta a rappresentare la situazione economica e politica del tempo, in modo che sia fedele alvero ed alla realtà oggettiva.

"Leggendo Roma SI HA L'OCCASIONE DI godere delle descrizioni dei monumenti e la storia della città dei Cesari di Roma capitale dell'Italia unita. Ma soprattutto, si tratta di un ottimo modo per scoprire l'origine della società moderna e i passi fatti per raggiungere quegli obiettivi."

"Pierre sentit des larmes lui monter aux yeux, et d'un geste inconscient, sans s'apercevoir qu'il étonnait les maigres Anglais et les Allemands trapus, défilant sur la terrasse, il ouvrit les bras, il les tendit vers la Rome réelle, baignée d'un si beau soleil, qui s'étendait à ses pieds. Serait-elle douce à son rêve ? Allait-il comme il l'avait dit, trouver chez elle le remède à nos impatiences et à nos inquiétudes ? Le catholicisme pouvait-il se renouveler, revenir à l'esprit du christianisme primitif, être la religion de la démocratie, la foi que le monde moderne bouleversé, en danger de mort, attend pour s'apaiser et vivre ? "


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :