Magazine Calcio

Appunti di fine giornata | La Juve scappa, il Parma affonda

Creato il 27 ottobre 2014 da Tuttocalcio @cmercato24h

 

Un’ottava giornata con alcune partite anormali, che hanno sorpreso, e con altre che hanno definito la prima e l’ultima posizione in classifica.

Il primo anticipo dell’ottava giornata di Serie A è stato quello fra Empoli e Cagliari.
Un match è stato totalmente a senso unico: il Cagliari ha imposto il suo gioco e fatto un po’ quello che voleva. L’unico a provarci in casa Empoli è il solito Tavano, che qualche tiro insidioso verso la porta avversaria lo fa sempre, anche in giornate disastrose come quella di ieri. Nonostante ciò nessun giocatore dell’Empoli raggiunge la sufficienza, una formazione che ha fatto un completo buco nell’acqua. Gli uomini di Sarri sono colpevoli soprattutto d’aver avuto un totale black out fra il 31′ e il 47′ del primo tempo: in questi sedici minuti hanno permesso al Cagliari di realizzare tutte e quattro le reti della partita. Dopo gli altrettanti 4 gol rifilati all’Inter bisogna dar atto a Zeman che, pur avendo vinto solamente due gare, quando vince vince bene.

Il secondo anticipo ha visto un’importante sfida fra due club di bassa classifica, il Sassuolo e il Parma. Tutti i giocatori del Sassuolo hanno fatto una buona partita in particolare Taider e Acerbi, che hanno firmato la buona prestazione mettendo a segno anche una rete ciascuno. Difficile trovare degli aspetti positivi nella gara del Parma, anche se una cosa è certa, Cassano, che oggi ha realizzato il gol della bandiera, è la colonna portante di questa squadra. Purtroppo per lui senza un sostanziale sostegno dei compagni i suoi sforzi sono inutili.
Sono passate giusto alcune giornate, eppure l’ultimo posto in classifica sembra per il Sassuolo solamente un lontano ricordo. Anche quando perdeva, avevo sottolineato il buon gioco della formazione di Eusebio Di Francesco, che ora può finalmente godere dei frutti del suo lavoro. Con ieri il Sassuolo ha conquistato la prima vittoria stagionale e, forse ancora più importante, un quindicesimo posto in classifica che non può che dare molta fiducia.
Situazione disastrosa invece per il Parma, che a parte la vittoria sul Chievo ha sempre perso. Una squadra che, numeri alla mano, non ha mai perso con una grande differenza reti, bensì di misura, ma che sembra non essere capace di uscire da questa crisi nera. Un brutto guaio per Donadoni.

Il terzo ed ultimo anticipo è stato il delicato match fra Roma e Sampdoria. Le due squadre erano seconda e terza, e si giocavano dei punti importanti per consolidare le loro posizioni. Il tutto è finito con un ex aequo: 0-0. Certo, entrambe le squadre avrebbero voluto qualcosa in più, ma è altrettanto vero che sia per l’una che per l’altra una sconfitta avrebbe condizionato notevolmente il prosieguo del campionato. La Roma aveva infatti temporaneamente agganciato la Juventus (ora a +3), mentre la Sampdoria è scesa al quarto posto ma continua ad essere in piena corsa per l’Europa e rimane tutt’ora imbattuta.
La formazione di Garcia è parsa ancora provata dalla batosta subita col Bayern, una formazione rintronata ed in sordina che si è trovata di fronte una ordinata e compatta. La Sampdoria non è riuscita ad essere precisa nelle occasioni che ha avuto sotto porta, mentre la Roma ha scaricato l’attacco quasi interamente sulle spalle di Gervinho. L’ivoriano è stato più impreciso del solito, ma avrebbe probabilmente comunque trovato il gol se non fosse stato per uno strepitoso Romero.

Stramaccioni l’aveva detto: “Penso solo all’Udinese e alla prossima sfida con l’Atalanta”. Si è visto.
L’Udinese ha travolto l’Atalanta, regalando ai tifosi di casa due prodezze, due gol che sono i più belli dell’intera giornata di Serie A. Di Natale e Thereau non sono solo gli autori delle due spettacolari reti, ma sono pure i migliori in campo. I due sembrano trovarsi molto bene insieme e formano un’ottima coppia d’attacco, producendo tante giocate di qualità in fase offensiva. Standing ovation più che meritata per Di Natale, un giocatore che riesce ormai da tempo a combinare spettacolo e concretezza: una qualità più che rara e preziosa.
Un dato che dovrebbe far riflettere l’Atalanta è la totale assenza di interventi di Karnezis. Se non si impegna il portiere avversario perdere l’incontro è una conseguenza assolutamente normale.

Col pareggio del giorno prima la Roma ha offerto alla Juventus la ghiotta possibilità di aumentare il distacco con la seconda in classifica. Gli uomini di Allegri non si sono fatti pregare e allo Juventus Stadium hanno sconfitto il Palermo.
La partita non è stata granché, ma la Juventus ha senz’altro meritato la vittoria. La formazione di casa ha giocato per il risultato utile più che per lo spettacolo, accontentandosi una volta in vantaggio. I giocatori di Allegri hanno ricercato principalmente il possesso palla, mentre il Palermo lo ha concesso senza troppa opposizione, concentrandosi sulla difesa. La formazione di Iachini ha praticamente rinunciato a giocare per barricarsi nella propria metà campo. Degno di nota, nella ripresa, il tiro dalla distanza di Dybala, che ha provocato l’unico vero intervento di Buffon.
In casa Juve si può festeggiare un ritrovato Vidal, sostenuto da un sempre attivo Tevez.

A fare compagnia al Palermo negli ultimi posti della classifica c’è il Chievo, che con la sconfitta di oggi rimane a 4 punti.
Il Chievo era riuscito pure ad andare in vantaggio al 39′ con Zukanovic, chiudendo il primo tempo sul 1-0, per altro meritato. La ripresa è stata segnata dall’assalto del Genoa, che ha letteralmente assediato il Chievo. Al 72‘ ha pareggiato Matri, poi è successo di tutto. Radovanovic è stato espulso al 73′ ma Pinilla si è fatto parare il rigore da Bardi. A questo punto c’è stato uno sprazzo di offensiva del Chievo che per poco non passava nuovamente in vantaggio. Se questo non è accaduto il Genoa deve ringraziare Perin, uno dei portieri più in forma di questo campionato, già tante volte decisivo, che dimostra spesso e volentieri grande personalità. Al 84′ l’inerzia della partita viene nuovamente ribaltata da Pinilla, che si fa perdonare l’errore dal dischetto siglando il gol della definitiva vittoria.

La partita più sorprendente e divertente è stata opera di Napoli e Verona.
Che non sarebbe stato un match come altri si era capito a 30 secondi dal fischio d’inizio, quando Hallfredsson ha portato il Verona in vantaggio per 1-0. Il pareggio invece è avvenuto al 44‘, grazie al capitano Hamsik. Nel complesso il primo tempo è stato piuttosto equilibrato e benché la gara sia sempre stata vivace dal punto di vista offensivo, un secondo tempo quale è stato non era davvero prevedibile. Al 59Hamsik porta in vantaggio il Napoli, che si vede pareggiare i conti pochi minuti dopo da Lopez (66′) su splendida azione personale (dribbling in area di rigore). Il Napoli riparte poi all’attacco e non si ferma fino al 91′: 6-2.
Strepitosa la gara del Napoli, che ha molto di cui festeggiare: un buon gioco, molte reti, 3 punti preziosi, un gran riscatto dopo la figuraccia in Europa, il ritorno al gol in campionato di Hamsik e Higuain, che hanno rotto il digiuno rispettivamente con una doppietta ed una tripletta, la riconferma di Callejon, ora solo al comando nella classifica marcatori.
Il Verona nella prima parte ha fatto la sua gara, ed è stato giustamente in parità per i primi minuti. Poi il Napoli ha inserito la quarta, la quinta e la sesta tutte una dietro l’altra e chi più l’ha visto.

Ottimo periodo per la Lazio, che conferma il suo stato di forma invidiabile portando a casa la quarta vittoria consecutiva. A farne le spese è il Torino, che non è riuscito a riacciuffare la gara. È stata la Lazio infatti a passare in vantaggio, con una gran punizione di Biglia al 15′. Il pareggio del Torino è nel secondo tempo con Farnerud, ma poi la Lazio festeggia il nuovo vantaggio messo a segno da Klose, alla sua prima rete stagionale.
La Lazio è stata nettamente dominante nel primo tempo, ma ha la colpa di non aver chiuso il match quando poteva. Nel secondo tempo infatti è stato superiore il Torino, e la Lazio ha rischiato parecchio. I migliori in campo della Lazio sono stati Biglia (fantastica la sua punizione) e Candreva, molto attivo e propositivo, mentre nel Torino Gillet, pur avendo fatto dei buoni interventi, è stato troppo incerto, come nell’occasione del gol di Klose, avvenuto su una sua brutta respinta.

L‘Inter vince ma non convince: il risultato utile, che sì dà molto respiro, arriva su rigore. Mazzarri guadagna i 3 punti, ma più che ringraziare i suoi giocatori dovrebbe ringraziare quelli del Cesena. La formazione bianconera gioca una partita nel complesso mediocre, anche se è indubbio che essere rimasti in 10 già dal 30′ del primo tempo (espulsione di Leali e conseguente rigore realizzato da Icardi) abbia condizionato non poco le cose. Le azioni più insidiose del Cesena sono state quelle terminate con le conclusioni di Cascione e Djuric.
Dato il vantaggio sia nel punteggio sia nel numero di uomini in campo, l’Inter avrebbe assolutamente dovuto mettere al sicuro il risultato, ma non ne è stata capace. Qualche sforzo c’è stato, ma è mostruosa la difficoltà dei nerazzurri nel centrare la porta. I tentativi di Icardi, Hernanes, Kovacic ed Mbaye, infatti, non toccano nemmeno le mani del portiere avversario, e finiscono a lato.

Ha chiuso la giornata il match serale fra Milan e Fiorentina. La partita si era accesa già prima del fischio d’inizio, con un botta e risposta fra i ct Montella ed Inzaghi nelle rispettive interviste, ma si è spenta proprio sul terreno di gioco. Entrambe le formazioni hanno dimostrato di saper rimanere molto compatte per tutta la durata di una gara. Forse anche troppo. Né Milan né Fiorentina infatti, si sono scoperte. È mancato il coraggio d’esporsi ed entrambe le squadre hanno giocato sulla difensiva. Le mancate occasioni in attacco hanno tuttavia cause differenti. Nel Milan ci sono vari attaccanti di qualità, che però si trovano senza un supporto adeguato da parte del centrocampo. Al contrario la Fiorentina è in riserva di attaccanti e punta tutto sui propri floridi centrocampisti: non si può comunque fare a meno di un realizzatore, dell’uomo-gol.

 


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog