Se vi capita di visitare Villa Lante di Bagnaia, poco fuori Viterbo, non esitate a fare un salto presso la bottega di Antonio (Il Pegaso, via Barozzi 67).
Salendo, è lì sulla destra, poco prima dell’ingresso alla villa. No, non è il solito negozietto di souvenir “cash and carry” e lui, Antonio, non è affatto l’esercente di circostanza. Per me, Antonio, è un po’ il filosofo del souvenir. Souvenir è “ricordo”? Ebbene, se entrerete, vi ricorderete.
Perché lui ama non tanto chiacchierare quanto ragionare e – in men che non si dica – dopo un po’, ti pare vdi conoscerlo da una vita. Si parte dall’architettura di Villa Lante e si arriva – in quattro e quattro otto – ai massimi sistemi, ma senza spocchia. Anzi… c’è naturalezza e uno spontaneo desiderio di porsi domande a cui forse non siamo più abituati. Si rischia pure di diventare amici e confidenti, pratica quasi abbandonata nella quotidianità caotica del nostro tempo a mille velocità.
Magia del luogo? No, semplicità (e non semplicismo) di persone gentili ed intelligenti che non offrono solo servizi, ma anche tanta umanità. Un dono raro. [R.S.]
P.S.: Antonio, continua le tue investigazioni. Ne vale la pena.