Il prossimo 29 gennaio a Racale, un piccolo borgo di 10mila anime in provincia di Lecce, nel cuore antico del Salento, aprirà i battenti il primo Cannabis Social Club in Italia.
I Cannabis Social Club (CSC) sono delle associazioni registrate e senza fini di lucro, formate da persone adulte che consumano cannabis. I club organizzano la coltivazione collettiva di un quantitativo di cannabis che è esclusivamente inteso per il consumo privato dei proprio membri.
Andrea Trisciuoglio, presidente dell’associazione LapianTiamo che da anni si batte per la liberalizzazione della cannabis a scopo sanitario, ha lanciato un’iniziativa destinata a far discutere.
“Ogni giorno migliaia di malati sono costretti ad acquistare la canapa che consumano per il proprio benessere da organizzazioni più o meno criminali, con le ben note conseguenze”
Il Cannabis Club rappresenterà una sfida alla legge Fini-Giovanardi che vieta la coltivazione di marijuana e potrebbe creare non pochi guai ai pionieristici promotori dell’iniziativa. Il presidente spiega:
“Il nostro è un atto di disobbedienza civile, e non è il primo. In questo momento in Italia vige una legge proibizionista e per questo abbiamo spesso manifestato. A giugno abbiamo partecipato ad un sit-in non violento davanti a Montecitorio distribuendo cannabis ai malati gravi”
Lucia Spiri, segretario dell’associazione, ha spiegato:
“Il nostro è un progetto semplice, che prende esempio dalle realtà sviluppatesi in Spagna, in Belgio e ultimamente anche in Francia: creare finalmente un luogo presso il quale i malati possano coltivare le loro piante di canapa senza ricorrere al mercato nero. La nostra è una vera e propria rivoluzione sociale a vantaggio unicamente dei malati e abbiamo intenzione di attirare a noi l’attenzione della politica, delle istituzioni, dei media”
L’associazione ha già ottenuto il sostegno del sindaco di Racale Donato Metallo:
“Accettare di ospitare l’iniziativa nel nostro Comune è stato un atto umano, di coscienza e di partecipazione, ancor prima che istituzionale”
Sostengono l’iniziativa anche Rita Bernardini (Partito Radicale), Mina Welby (Associazione Luca Coscioni), i Sud Sound System e persino Don Andrea Gallo, che dichiara:
“Carissimi, Gesù passò beneficando tutti. La Cannabis è un dono di Dio. E’ una pianta benefica. Chi la criminalizza è contro il Creatore, l’Amore”
Per supportare l’iniziativa si può inviare una mail a ufficiostampa@legalizziamolacanpa.orgscrivendo “io ci sto”.
YB