Apre New York e arrivano solo vendite
Bene il comparto del lusso in particolare con Moncler e Ferragamo, salgono anche Enel ed Stm. Crolla MPS, male tutto il settore bancario.
Nella notte il dato sulla produzione manifatturiera in Cina, scesa a 47 punti, ai minimi da sei anni e mezzo, aveva naturalmente avuto un effetto negativo sulla Borsa di Shanghai (-2,2%) e sui futures Usa,
Ma le Piazze europee, dopo un inizio titubante, avevano subito imboccato la strada del rialzo, ed il nostro indice principale, ad esempio, dopo nemmeno due ore dall’inizio delle contrattazioni toccava quota 21.400 punti, facendo così registrare un guadagno dell’1,75%!!!
Successivamente l’indice principale della Borsa milanese si riposizionava su quota 21.300 punti, rimanendo a ridosso di questo livello fino all’apertura di Wall Street, l’improvviso calo dei listini americani, però, faceva sì che anche sulle Piazze del Vecchio Continente cominciassero a prevalere le vendite ed alla fine delle contrattazioni al nostro Ftse Mib (+0,18%) è rimasto soltanto un esiguo guadagno.
E’ crollata soprattutto Banca MPS (-8,57%) dopo che il nuovo Presidente, Massimo Tononi, ha annunciato che la paventata aggregazione non avverrà prima del 2016 e che, al momento, “non ci sono proposte concrete sul tavolo”. Il mercato deve aver tradotto queste parole in: non la vuole nessuno.
Torna a scendere pesantemente anche Saipem (-3,95%) non aiutato dalle notizie provenienti dalla Cina che impattano negativamente anche sui prezzi petroliferi.
Ma naturalmente è stato il comparto bancario a pesare maggiormente sul nostro indice di riferimento, oltre al crollo di MPS infatti dobbiamo registrare i forti ribassi di Banco Popolare (-2,33%), Ubi Banca (-1,21%), Unicredit (-1,17%) e Mediobanca (-1,16%).
Da segnalare poi l’ennesimo calo di Azimut (-1,35%) di nuovo sotto quota 19 euro, il trend negativo dura ormai da 4 mesi e non si vedono ancora segnali di stabilizzazione.
Ma miglioriamo l’umore guardando la parte alta della classifica, è arrivato il rimbalzo di Fiat Chrysler (+2,85%) che non sembra possa essere toccata da uno scandalo analogo a quello di Volkswagen, anzi, potrebbe per questo averne beneficio.
Ma in vetta all’odierna graduatoria delle performances troviamo Moncler (+3,58%) miglior titolo di un comparto, quello del lusso, protagonista oggi di una brillante giornata. Hanno messo a segno buoni guadagni, infatti, anche Salvatore Ferragamo (+1,52%), Luxottica (+1,10%) e Tod’s (+0,69%).
Guadagni superiori al punto percentuale anche per Enel (+1,47%), Stmicroelectronics (+1,44%), Atlantia (+1,40%), Eni (+1,37%), Campari (+1,29%) e Snam Rete Gas (+1,26%).
Al momento Wall Street sta ampliando le perdite, saranno fondamentali i dati macro che conosceremo domani per capire quale direzione potrà prendere il mercato “autunnale”.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro