ROMA – Aprile dolce dormire? Non per tutti. Se l’arrivo della bella stagione provoca generalmente spossatezza e stanchezza, un italiano su dieci fatica a prendere sonno, o magari si addormenta ma si sveglia nel cuore della notte e non riesce più a riaddormentarsi. E il rischio è che ci siano conseguenze anche per il cuore.
E se l’insonnia in questo periodo colpisce quasi sei milioni di italiani, pochi di meno sono quelli che di notte hanno dei problemi respiratori, come russamento e apnee: circa 4 milioni di persone tra i 30 e i 60 anni.
Se non curate adeguatamente, queste patologie possono essere invalidanti e, nel caso di quelle respiratorie, aumentare il rischio di morte per danno cardiovascolare.
Eppure i disturbi del sonno sono poco conosciuti e la gente esita a rivolgersi al medico di famiglia. Il più frequente tra questi disturbi è l’Osas, la sindrome delle apnee ostruttive del sonno, che ha un impatto epidemiologico pari al diabete.
Una vera e propria malattia ‘killer’, che colpisce l’individuo nel suo momento di massima fragilità: quando dorme. Il sintomo con cui si manifesta principalmente è l’eccessiva sonnolenza diurna, che può presentarsi anche mentre si sta guidando l’auto. Gli ultimi dati mostrano che proprio la Osas è la causa o concausa del 21,9% degli incidenti stradali maggiori.