Arabesque di Livin Derevel

Creato il 16 giugno 2014 da Nasreen @SognandoLeggend

Arabesque

di Livin Derevel

Titolo: Arabesque
Autore: Livin Derevel
Serie://
Edito da: La Mela Avvelenata Book Press
Prezzo: ebook 2.99 € // cartaceo 13.00 € (in vendita da Luglio)
Genere: Romance, Queer
Pagine: 231 p.

 

TramaNon è la giornata fortunata di Bentley Flores. L’esame per cui si era dato tanto da fare è stato improvvisamente rimandato, la ragazza per cui ha una cotta non ha tempo da dedicargli, e piove. In più ecco spuntare una donna un po’ hippy e un po’ santona che lo usa come facchino prima di regalargli una lampada di dubbio gusto come ringraziamento.  Tornare a casa gli pare la salvezza, e invece… e invece chi è quello strano ragazzo tutto sorriso che Bentley non ha mai visto prima? Perché sembra così affezionato a lui? Ma soprattutto, com’è che ha la capacità di esaudire desideri?  Bentley non ha idea di cosa inizi a succedere nella sua vita, e tenterà di trovare il modo di cavarsela attraverso una storia impregnata di realismo magico, dove suo malgrado sarà eletto il padrone di un inaspettato genio della lampada…

di CriCra

Sfrego… Sfrego… Sfrego! Continuo a sfregare questa benedetta vecchia lampada ad olio ma non ne esce nessun genio, uffa! Ma perché certe cose possono capitare solo nei sogni o nei libri?
No tranquilli, non sono impazzita. Questa piccola premessa schizofrenica è solo un mio piccolo espediente per introdurvi nel magico mondo nato, ancora una volta, da quella che è la mente creativa di una delle mie autrici italiane preferite. Si mia cara Livin Derevel, sto parlando proprio di te.

Una nuova opera brillante, una nuova avventura contemporanea che si tinge di magia, quasi da Mille e una Notte. Arabesque è tutto questo. La storia di un regalo inaspettato, ricevuto per caso (o forse no!?), l’incontro tra un ragazzo e un genio. Si, avete capito proprio bene, un genio. Un vero genio uscito da un lampada magica

Anche Bentley Flores, il protagonista della storia, all’inizio non crede ai suoi occhi quando si ritrova davanti Frank, questo bel pezzo di giovane dagli splendidi occhi cangianti come vetro smerigliato e che insiste con il dirgli di essere un vero genio. Una creatura magica allegra e dall’aria scanzonata, che fin dall’inizio dimostrerà nei confronti del suo “padrone” un affetto continuo e sincero.

Se da una parte Bentley è consapevole di ciò che vorrebbe ottenere dalla vita, chi diventare e i sacrifici che dovrà affrontare per raggiungere tali traguardi, dall’altra ha ancora le idee confuse sulle questioni di cuore, specie verso la sua amica di sempre, Kora, alla quale vorrebbe essere capace di confessare i suoi sentimenti, ma cadendo ogni volta nella sua insicurezza e timidezza. E a peggiorare le cose poi ci si metterà l’arrivo di questo “singolare genio” così sfrontato e invadente, verso il quale per Ley, sarà inevitabile non provare trasporto e sentimenti più che benevoli, lasciandolo al tempo stesso incredulo e impacciato più che mai.

Ley non seppe dove mettere il braccio, addossato a lui c’era quel genietto dall’aria stralunata che sembrava non avere nessuna intenzione di muoversi. Frank risolse la faccenda, afferrò il braccio di Bentley e se lo passò intorno alle spalle, affondando in un abbraccio improvvisato. Era imbarazzante. Era maledettamente imbarazzante.
«C’è un modo per impedirti di starmi così appiccicato?»
«Sì» sorrise lanciandogli un’occhiata. «Ma a me piace stare così.»
«Sfacciato!»
«Lo so.»

Le storie di questi personaggi si animano e si intrecciano, creando scenari uno diverso dall’altro a seconda della personalità di ognuno di loro. Amicizia, fiducia, fratellanza, abnegazione, sacrificio. Ley, suo fratello Dave, Frank, Kora e persino quella stravagante di Selene, che praticamente è il promotore della storia. Tutti uniti e incatenati fino a quando questi nodi non verranno dipanati e scorreranno liberi, lasciando venir fuori i sentimenti, quelli veri, autentici.

“C’erano un sacco di cose che Ley desiderava. Ma valevano tanto quanto un genio?..
Per Bentley tra loro non c’era nessun contratto di lavoro, non c’era un incantesimo a tempo che pendeva sulle loro teste, per Bentley non erano altro che due individui che nella casualità dell’esistenza si erano incrociati, si erano piaciuti, e avevano scoperto di essere in grado di completarsi a vicenda. E questo lo spaventava. Lo spaventava a morte.”

Mia cara Livin, ogni volta che leggo una delle tue opere rimango colpita, affascinata dalla tua poliedricità. È incredibile la versatilità con cui riesci a trattare generi svariati, dallo sci-fi allo steampunk, dal contemporaneo romantico e delicato, fino ad arrivare ad una favola moderna dove i soliti stereotipi finali sono del tutto capovolti. Mi hai fatto conoscere Mechanical Automatism (scritto a quattro mani con quell’altra pazza scatenata di Daniela Barisone) e mi hai fatto piangere… mi hai fatto conoscere Coinvolto dalle circostanze e mi hai rifatto piangere… e adesso? Beh! Sei riuscita nuovamente a farmi commuovere e lo dico sinceramente, anche perché essendo una romantica che sadicamente adora la drammaticità in un romanzo, non posso farne a meno ogni volta che mi si propone una storia simile.
Che dire di più? Un romanzo ricco, dettagliato, simpatico e sotto un certo aspetto malinconico. Consigliarlo? E me lo chiedete! Buona lettura a tutti.


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