La pellicola di debutto di Jarecki, autore anche della sceneggiatura, è un thriller molto semplice, lineare e senza eccessivi colpi di scena. È uno di quei thriller che si srotola in maniera convincente e credibile, arrivando a sfidare anche la prevedibilità. È, tanto per capirci, un thriller classicheggiante... avete presente quei thriller dove un uomo innocente fa di tutto per dimostrare la sua innocenza? Arbitrage agisce sullo stesso principio, solo che in questo caso è colpevole e fa di tutto per provare la sua finta innocenza (tranquilli non è uno spoiler).
Questo è Arbitrage, un film solido, senza eccessi, ambiguo e che non permette alcuna forma di empatia da parte dello spettatore. Se mi è piaciuto? Direi di si, ma senza tanto clamore.
Mi è piaciuto in modo educato.
IMDb Articoli più o meno Simili: 2012, A, Arbitrage, cinema, film, Nicholas Jarecki, recensione, Richard Gere, thriller