ARCA – Il risveglio di Pito: recensione e intervista agli autori

Creato il 11 luglio 2014 da Wondergianna @wondergianna

ARCA – Il risveglio di Pito: recensione e intervista agli autori
Anonima Andrea Cabassi

Matteo Marchisio (Autore di ARCA – Il risveglio di Pito)
Siamo gli autori del romanzo ARCA – Il risveglio di Pito. Siamo due scrittori in erba che hanno deciso di buttarsi e rendere pubblico il proprio lavoro. ARCA – Il risveglio di Pito è un romanzo di fantascienza ambientato in una galassia di nostra immaginazione in cui non mancano grandi battaglie spaziali e scene di azione concitata. Riteniamo che rappresenti una novità nel panorama letterario italiano, piuttosto scarso di opere di questo genere, in cui sta avendo un successo inaspettato. La contattiamo per aprire un canale di comunicazione tra noi e Lei, nella fattispecie per esprimerLe il nostro desiderio di sottoporLe il romanzo per una lettura critica e sperando magari in qualche riga di commento sul Suo Blog. [omiss] Sperando di non esserLe sembrati presuntuosi o sfacciati,
Cordialmente M.M. e A.J.A.

Andrea Cabassi
Buongiorno Matteo,
  solitamente non faccio recensioni su commissione MA visto che si tratta di un romanzo di fantascienza E che si tratta di un romanzo di fantascienza italiano (quindi nell’ambito in cui mi muovo anche io), sarò ben felice di leggerlo.
Una premessa: mi dovete assicurare che non si tratti di una cosiddetta pubblicazione a pagamento.
Una seconda premessa: voglio che sappiate che non sarò in alcun modo accondiscendente, il mio giudizio sarà sincero (se seguite il mio blog avrete idea di quello che intendo), non richiedo in cambio favori e, se ancora volete approfittare di me, fra circa una settimana la mia coda di lettura sarà libera. [omiss]

Questa è la cronaca fedele degli avvenimenti che mi hanno portato alla scrittura di questa recensione, che in realtà si è poi evoluta in un’intervista. La forma dell’intervsiata naturalmente mi dà l’opportunità di accompagnare le mie riflessioni e i miei dubbi alla voce ufficiale dell’autore, al quale fa naturalmente piacere essere coinvolto direttamente.
Ecco dunque quanto ci siamo detti:

I DOMANDA

Andrea Cabassi
Il romanzo è scritto a quattro mani e i due autori sono Matteo Marchisio e James Alvaro Silvio Arata. Salvo qualche passaggio in cui si è forse ecceduto in solennità, lo stile mi è sembrato uniforme e non saprei dire chi ha scritto che cosa, leggendo non ho avuto per nulla l’impressione che gli autori fossero due. Come vi siete suddivisi il lavoro?

Matteo Marchisio (Autore di ARCA – Il risveglio di Pito)
Dunque: tecnicamente il lavoro è stato ripartito in base alle nostre inclinazioni personali, cosicché nessuno dei due si trovasse nella condizione di fare qualcosa controvoglia. Dato che fin dal principio lo spirito con cui ci siamo dedicati a questo progetto era divertirsi, la divisione del lavoro è stata questa. Matteo avrebbe scritto e descritto scene d’azione e le principali parti narrative, mentre Alvaro si sarebbe dedicato alla creazione degli intrighi di base e dei nomi propri di ogni oggetto necessitassimo per i nostri scopi narrativi. Dopo mesi di lavoro abbiamo iniziato a ricostruire la storia mescolando le creazioni personali insieme e per questo trascorrendo notti intere davanti al Pc usando ogni programma di file sharing di nostra conoscenza, Google Documents in primis. Molte delle scene, in particolare quelle d’azione sono state immaginate in una frazione di secondo, al contrario di nomi e intrighi più complessi che hanno richiesto settimane per poter dar vita a una ragnatela di rapporti credibile.

II DOMANDA

Andrea Cabassi
Specialmente nella parte iniziale, ARCA – Il Risveglio di Pito mi è sembrato molto Heinleiniano, aveva qualcosa di Fanteria dello spazio ma per certi versi se ne discostava: ho avuto a tratti l’impressione di assistere a un videogame di guerra. Come videogamer sono sempre stato scarso e in quelli di guerra ero sempre il primo a lasciarci la pelle, forse è anche per questo motivo che quei passaggi li ho digeriti poco. Ma questa è un’opinione personale. Proseguendo ho trovato caratteristiche sia dello space opera militare, sia del science fantasy, con un impero galattico da tenere a bada e un sacco di mecha. Insomma non riesco a inquadrare bene il romanzo in un genere preciso. Questo mi piace, trovo che gli ibridi abbiano spesso qualcosa in più. Voi che siete gli autori in quale genere lo collocate, se lo fate?

Matteo Marchisio (Autore di ARCA – Il risveglio di Pito)
Pur sapendo di poter sembrare dei sempliciotti, non sappiamo nemmeno bene noi come collocarlo. Spesso chiacchierando con amici appassionati di scrittura o con banditori di concorsi, non riusciamo davvero a dargli un’etichetta precisa. Forse questo è legato al fatto che quando due anni fa abbiamo iniziato a immaginare la nostra saga fantascientifica volevamo che fosse una cosa solo nostra, senza dover necessariamente prendere da questo genere o da un altro per poter rientrare in un certo filone. Ovviamente questo non aiuta a trovare un editore o a vincere contest dato che non si segue la moda del momento. Certamente volevamo che l’azione fosse parte integrante del romanzo, così come anche la componente fantascientifica. Uno dei punti fissi su cui ci siamo involontariamente concentrati è di sicuro quello di creare scene di combattimento degne di questo nome e credibili. Da fruitori di videogame sparatutto, lettori di libri d’azione e appassionati di storia militare, sappiamo bene quanto sparatorie poco realistiche o senza giustificazioni credibili possano abbassare il livello generale di molte tacche.

III DOMANDA

Andrea Cabassi
La fattura dell’eBook lascia un po’ a desiderare: l’immagine di copertina non è la copertina del libro (è l’illustrazione originale senza le grafiche per titolo, autori, casa editrice ecc.), l’indice non è una TOC vera e propria e i metadati sono incompleti (come autore è riportato matteo). A che cosa è dovuta questa mancanza di attenzione nella confezione?

Matteo Marchisio (Autore di ARCA – Il risveglio di Pito)
Essendo un prodotto homemade siamo consapevoli che ci siano errori di formattazione che un editing professionale avrebbe messo a posto. Non si tratta certo di una mancanza di attenzione. Al contrario di molti emergenti abbiamo deciso di prenderne atto fin da quando abbiamo abbracciato l’idea di pubblicarlo, puntando più sulla storia, sapendo che nel giorno in cui avessimo raggiunto un minimo di successo forse una casa editrice ci avrebbe supportato, appianando le imperfezioni del documento. Non per nulla nell’edizione cartacea disponibile da pochi giorni sono state apportate numerose correzioni al testo di prima diffusione. Investendo lentamente i ricavi in opere di miglioramento formale, siamo sicuri di poter offrire una serie di romanzi sempre migliore ai nostri lettori.

IV DOMANDA

Andrea Cabassi
Ho trovato un intreccio gradevole e personaggi credibili, anche se (spoiler) le reazioni alla morte di Alastor Pax sono state decisamente troppo melodrammatiche (fine spoiler). Avete dei modelli di riferimento o fonti di ispirazione? Se sì quali sono?

Matteo Marchisio (Autore di ARCA – Il risveglio di Pito)
Apertamente non ci siamo mai ispirati a nessuno. L’idea è nata dopo mesi di conversazioni sabato sera al pub, lasciando libera la fantasia. Ovviamente livello inconscio molto di ciò che si trova nelle nostre pagine può essere ricondotto ai capisaldi della letteratura in generale e fantascientifica in particolare o al meglio del cinema, ma di citazioni inconsapevoli non siamo responsabili. L’altro punto fermo che ci siamo imposti era quello di evitare di banalizzare sentimenti ed emozioni. Nonostante i nostri protagonisti non siano adolescenti in crisi o vampiri malmostosi, abbiamo cercato di evitare caricature o personaggi manicheisti che passano sopra la morte di un compagno più veloce di quanto cambino caricatore.

V DOMANDA

Andrea Cabassi
Siete molto attivi sul web: facendo una ricerca per ARCA – Il Risveglio di Pito trovo pagine e pagine di recensioni. Siete stati molto bravi, ma non vi è pesata l’assenza di un editore nella promozione del libro?

Matteo Marchisio (Autore di ARCA – Il risveglio di Pito)
Assolutamente sì. Lo ammettiamo senza il minimo timore. Le possibilità e le cerchie raggiungibili da una casa editrice sono incomparabili con quelle di due ragazzi armati di buona volontà e l’idea di una saga vincente in testa. Abbiamo partecipato ad alcuni concorsi e sottoposto il nostro lavoro a molte case editrici, nonostante in molti casi ricevessimo i complimenti per la storia o per questo personaggio o soprattutto per gli ARCA, nessuna ci ha mai ritenuti meritevoli di appoggio, ammettendo più o meno chiaramente che il nostro genere non era quello che “tira” al momento. Scegliere la fantascienza d’azione in un periodo in cui lo steampunk o le love story con bestie magiche galoppano incontrastati sicuramente non aiuta. Con una casa editrice alle spalle potremmo anche estendere l’apparto grafico del romanzo, cosa che sicuramente attirerebbe altri amanti del genere.

VI DOMANDA

Andrea Cabassi
Come promesso nel nostro primo contatto sarò onesto e non userò mezzi termini: trovo che così com’è il libro non funzioni. Sebbene ci siano molti aspetti positivi (storia e personaggi per primi), la mancanza di un editor ha di certo pesato notevolmente. Faccio alcuni esempi: visto che di recente nel blog ho parlato di infodump, qua ce ne sono molti. Ci sono tantissimi errori veniali (accenti al posto di apostrofi, spazi messi prima delle virgole, errori di battitura ecc.) ma altrettanti errori gravi. Quello che non mi spiego è che qualsiasi correttore automatico ne avrebbe trovato facilmente la maggior parte, e una rilettura avrebbe completato il lavoro. Verrebbe da pensare che nessuno abbia riletto il testo prima della pubblicazione. Comunque non è un semplice problema di errori, un editor avrebbe compiuto un lavoro a 360° suggerendo parti da tagliare, passaggi da ampliare e altre cose che è normale che uno scrittore non padroneggi. È un vero peccato perché il materiale è buono ma, onestamente, lo trovo ancora grezzo. Qual è il vostro parere su questa mia analisi? Qualcun altro ha condiviso con voi una tesi simile?

Matteo Marchisio (Autore di ARCA – Il risveglio di Pito)
Diciamo che si tratta sicuramente di un’analisi molto puntuale, ma che a nostro parere è da includere nell’insieme di elementi che vanno tenuti a mente quando ci si approccia a un’autoproduzione. Se un amico incide un cd con la sua band non mi aspetto certo la perfezione del suono che avrebbe se lo stesso album fosse prodotto e registrato con la collaborazione RCA records. L’originario testo in Word è stato modificato pesantemente per essere trasformato in ePub attraverso molti passaggi che ci hanno quasi fatto rimpiangere l’idea di autopubblicarci, lottando giorni interi contro impaginazioni sfuggenti, cambi di formattazione imprevedibili e cose del genere che sappiamo anche nella versione finale un po’ affliggono ancora il testo. Ovviamente ci assumiamo la colpa di queste mancanze, consolandoci però che per non essere editor professionisti o informatici il risultato finale è di tutto rispetto. Essendo un’autoproduzione porta ovviamente con sé alcuni ineliminabili dettagli negativi che la differenziano da un prodotto finito e curato da professionisti. Tuttavia molti di coloro che lo hanno letto per piacere personale o per una recensione hanno compreso che non si tratta di una volontà intrinseca di ignorare dettagli fondamentali, ma semplici limiti facilmente superabili in futuro. Aver ricevuto molte recensioni positive su importati Blog e commenti entusiastici di alcuni lettori ci convince a perseverare applicando ai romanzi successivi ogni nuova tecnica, investendo tutti i guadagni in questa direzione.

VII DOMANDA

Andrea Cabassi
Per il seguito di ARCA – Il Risveglio di Pito avete intenzione di puntare su una casa editrice o comunque l’esperienza del self publishing vi ha soddisfatti?

Matteo Marchisio (Autore di ARCA – Il risveglio di Pito)
La nostra ricerca di una casa editrice prosegue, anche se dobbiamo ammette che il self publishing ci ha estremamente soddisfatti. Tecnicamente più che una autopublicazione si tratta più di un print on demand e quindi ci rende un più editori di noi stessi che scrittori che pagano una casa editrice perché diffonda le loro opere con il suo logo. Inizialmente scrivevamo per noi, lasciando galoppare la fantasia, poi amici fidati e fidanzate lo hanno letto ordinandoci di diffonderlo, perché poteva sicuramente trovare un pubblico. Quindi la nostra idea è quella di pubblicare nel senso di rendere pubblico e diffondere la nostra storia, ancora di più ora che sappiamo che piace. Il seguito uscirà tra circa un paio di mesi e fino a prova contraria continueremo ad appoggiarci ai servizi di youcanprint, chiedendo il cambio delle nostre pagine l’equivalente di una coca cola. In questi anni, specialmente Matteo, ha portato avanti la storia di centinaia di pagine e per questo non vogliamo certo deludere il nostri lettori lasciandoli sospesi alla prima puntata! Le avventure degli ARCA sono solo all’inizio!

Citazioni da ARCA – Il risveglio di Pito

Richiami a opere celebri

Pos. 660

Se eliminiamo l’impossibile dal ragionamento, quello che resta, per improbabile che sia, non può che essere la verità.

Omaggio a una celebre battuta de Il segno dei quattro, di Arthur Conan Doyle, pronunciata dall’infallibile Sherlock Holmes!

Pos. 1354-55

-Psyke non può recar danno a un essere umano considerato amico nè permettere che a causa di un suo mancato intervento un amico riceva danno.

Altro omaggio, questa volta alla Prima Legge della Robotica stilata da Isaac Asimov nella sua Grande Saga Galattica.

Problemi di editing in ARCA – Il risveglio di Pito

Sarò fissato ma è meglio non dimenticarsi che il lavoro di editing è fondamentale nella realizzazione di un prodotto editoriale finito. Non c’è da vergognarsene, non è motivo di disonore, è così e basta. Al di là di eventuali debolezze nella struttura narrativa, qui ho segnato alcuni passaggi che un editing avrebbero reso certamente migliori.

Pos. 671-72

i sensori non captano nemmeno i suoi movimenti e i razzi corazzati non lo hanno nemmeno scalfito.

Ripetizione di nemmeno.

Pos. 963

aveva l’impressione che quelle fossero informazioni troppo grosse perché potesse gestirle da solo.

Informazioni grosse?

Pos. 1219-20

“Su Lex V, dobbiamo recuperare qualcuno di importante in una zona sull’altra faccia del pianeta. Un recupero veloce. Tanto è di strada per l’Ammiragliato.”

Ingenuità: parlando di rotte spaziali certamente complesse, calcolate sulla base di orbite di pianeti di sistemi lontani chissà quanto, non esistono pianeti sulla strada.

Pos. 1392-94

probabilmente non c’erano nemici dato che la flotta mokter era tutta concentrata dall’altra parte del pianeta, intenta ad assediare i moli spaziali dei grandi quartieri cittadini.

Mi sembra molto banale ipotizzare che un impero militare si dimentichi di presidiare un’area tanto vasta, porgendo letteralmente il fianco al nemico.

Pos. 1694-96

“Molto bene. Ora svegliati. Questi uomini hanno bisogno di te, sono molto semplici. Avranno bisogno di te per annientare chi ha distrutto tuo padre. A proposito, ho avuto molti nomi, alcuni impronunciabili per te, altri ingiusti. Tu mi chiamerai Pito, per gli altri io sarò solo la tua forza interiore, per te il migliore amico mai avuto. Ora riposati, c’è molto da fare.”

Inizia dicendo ora svegliati, dopo poche righe ora riposati.

Pos. 2139-41

Un servo entrò e dopo essersi chinato, attirò l’attenzione del suo signore. “Che cosa c’è?” chiese lui senza voltarsi. “Mi hanno riferito di dirti che c’è una chiamata personale del Lord Conte Kador per te, mio signore.”

Decisamente molto improbabile che un servo, dopo essersi inchinato, si rivolga al suo padrone dandogli del tu.

Pos. 2452

un perfetto piano di attacco per attaccare

Ripetizione fastidiosa.

Pos. 3236

sentinelle meccanizzate

Questo meccanizzate è un termine dal sapore retrò che mi aspetterei in un romanzo degli anni ’40, non in un’opera moderna.

Pos. 3897-98

Possiamo essere su di loro molto rapidamente. Ma, sono sotto attacco.

Problemi di punteggiatura.

Pos. 3947

uno schianto metallico sordo.

Metallico o sordo?

Infodump

Pos. 276-83

Hawk Miller obbedì all’ordine del superiore. Si distanziò dal gruppetto armando il lungo annichilatore al plasma di cui era dotata la sua armatura e si preparò a fare fuoco. Selezionò la modalità di sparo a raggio anziché a proiettile singolo: l’arma era di un caccia da combattimento adattata appositamente per il suo ARCA, molti l’avrebbero trovata impossibile da utilizzare, ma grazie alla sua naturale attitudine all’uso di armi a raggi e alla protesi oculare che lo aiutava nel puntamento, manovrava l’ingombrante annichilatore come se fosse stato un’appendice qualsiasi del suo ARCA. Doveva solo fare attenzione a non farla surriscaldare, specialmente in volo, dato che non avrebbe potuto balzare fuori dall’armatura se qualcosa fosse andato storto. Aspettò che il sibilo crescente dell’arma che caricava il raggio raggiungesse l’apice, e premette il tasto rosso a lato del joystick destro. Una fascio di plasma caldissimo eruppe dalla punta dell’arma facendo retrocedere per il rinculo l’armatura di Hawk Miller.

Pos. 327-28

Count risalì nel suo ARCA e lo riportò in vita premendo il tasto di accensione.

Pos. 503-4

Mentre il sistema d’attacco si avviava, sistemò meglio il bendaggio che si era fatto al polso quando uno dei tubi dei sistema idraulico era esploso a causa di un colpo di una torretta da difesa interna di un cacciatorpediniere Mokter particolarmente ben manovrata.

Pos. 1878-93

“E’ proprio questo il punto Nobel, dobbiamo essere pronti! Non possiamo costringerli ma solo far capire che se non facciamo qualcosa, apriamo la galassia alla mercé dei Mokter. Quella gente è sempre stata una spina nel fianco all’Intesa, con la loro smania di espansione. Se non ci opponiamo, finiremo col diventare dei fantocci, e loro i dominatori della galassia. Se prima le loro lamentele potevano essere prese in considerazione, ora non più. Si sono rivelati degli assassini.” “Ma se ci imponiamo come unica forza militare e obblighiamo gli altri comandanti a darci il loro aiuto, sembrerà un colpo di stato dell’Armata! Sai bene che i Kibarua e i Codwir non sopportano i Lexodiani e facevano parte dell’Intesa perché avevano enormi tornaconti… attualmente loro non hanno né capito questa guerra, né visto le devastazioni… se noi ci mettiamo in cattiva luce, loro penseranno che sono meglio i Mokter di noi!” “Ed è questo il punto vecchio mio! Dobbiamo solo convincerli! Ma per questo dobbiamo impedire che se ne vadano via mentre noi iniziamo a parlare. Questa seduta non sarà come quelle normali. Non ci sarà nemmeno un presidente, semplicemente diranno la loro e se ne andranno convinti che faremo cosa ci imporranno con qualche cavillo burocratico! Per questo devi tenerti pronto con gli ARCA! Dobbiamo imporgli di ascoltarci!” “Ma useremmo la forza nel modo sbagliato. Potremmo parlare per primi…” “Non essere sciocco, sai bene che se ci provassimo se ne andrebbero subito, noi per loro non siamo nulla più di un ministero, non hanno capito che in questi anni abbiamo messo l’anima nella guerra contro la pirateria e adesso contro questo attacco. Basti pensare che hanno votato per emettere l’ordine 135 dopo solo un giorno di combattimenti! Io sono pronto a sopportare il peso di essere la faccia dell’Armata, ma tu devi aiutarmi ed esserne il cervello, con tutte le operazioni a cui hai preso parte…”

Pos. 4582-83

Da questo notò uscire i suoi compagni e anche Lucifer anch’egli con la tuta protettiva, gli avevano dato quella di un soldato molto piccolo opportunamente ridotta da Zeta.

Errori veniali

Sono questi errori di poca importanza la cui presenza mi ha comunque stupito, e ne ho trovati davvero tanti! Qui ne indico solo alcuni a rappresentanza delle categorie più frequenti.

Pos. 929-30

un’uomo vestito con abiti antichi simili a quelli dei suoi avi, poi un altro, un altro ancora

Pos. 3013

con un pò di fortuna

Pos. 3068

perdendosi nel tra le nuvole bianche

Pos. 3071-72

Qual’ è l’effettiva probabilità che riusciate in questa missione?”

Pos. 3073

un’ obbiettivo

Pos. 3117

un’ologramma

Pos. 3174

si sentiva un pò disarmata rispetto ai compagni

Pos. 3175-76

scherzavano sereni ingnorando ogni gerarchia

Pos. 3176

Si sentiva un pò nervosa

Pos. 3194

sta sera saremo di nuovo qui

Pos. 3199

l’accesso di emmergenza

Pos. 3299-3300

la loro sola esistenza era un offesa.

Pos. 3335

intorno a loro esplodevano navi militari, e anche traporti di civili impauriti.

Pos. 3493

Il Flint è in atmosfera, e prederà lo lo Squid di Davery tra pochi minuti.

Pos. 3523

come seganalava il radar

Pos. 3654-55

Sembrò calmarsi chiudendo gli occhi e appoggiando al sua fronte a quella dell’uomo ritratto nel blocco di metallo.

Pos. 3664-65

Migliaia di tasti vennero premuti, scrociando come grandine.

Pos. 3777-79

Ormai siamo gli ultimi guerrieri meccanizzati del’intero braccio della galassia. E sia per i nostri compiti e sia per necessità, dobbiamo essre diversi dal resto dell’Armata Comune.

Pos. 3793-94

la mia vita avevo un senso

Pos. 4019

Doveva essere ininmaginabile

Pos. 4110

servire per un’ideale.

Pos. 4153

i muovi alleati

Pos. 4199

se avessero spettato troppo

Pos. 4224

fece per andarsene ma incuriosito da ciò che stava facendo l’ingeniere, si trattenne un po’

Pos. 4574

rispose Moris alzando un sopraciglio.

Pos. 4580-81

Eccolo là!” rispose notando all’ingresso il piccolo veicolo fluttuante su ci stava seduto Frank.

Pos. 4671

il piacere che provava durante le battaglia spaziali.

Pos. 4907-8

erano stati oggetto di un intensa opera di rallentamento.

Pos. 4939-40

sparò una raffica di laser contro i bombardieri che dall’latro lato non avevano deviato la loro traiettoria

Pos. 5116-17

cercando di far ragionale l’amico.

Pos. 5172-73

strappò con i denti la cima della confezione barretta energetica iniziando a divorarne il contenuto.

Pos. 5242-43

vai pure ma lasciami tuoi uomini

Pos. 5346

trandugiando la bevanda

Pos. 5391-92

una notevole capacità de ambulatoria

Pos. 5432-33

varie famiglie di ingenieri

Pos. 5455

numerosi fondaci commerciali

Pos. 5583

alcune sarebbero impossibili sa utilizzare

Pos. 5598-99

Ogn’una di queste armature

ARCA – Il risveglio di Pito: giudizio finale

Come sottolineato nel corso dell’intervista, il giudizio complessivo su ARCA – Il risveglio di Pito non può essere positivo per diversi fattori. Il primo è sicuramente la poca cura riservata al prodotto finale; se è vero che dal CD inciso in cantina non ci si può aspettare una produzione professionale, ci si aspetta quantomeno che i musicisti non sbaglino le note. Se gli errori di confezionamento dell’eBook sono perdonabili, gli errori di grammatica (specialmente se numerosi) non lo sono.
Fortunatamente non è nulla di irrimediabile. Sono convinto che in mano a un buon editor possa trarre grande giovamento e credo che sia un passo doveroso, soprattutto in prospettiva di un seguito per crescere come saga ed essere pronti ad accogliere nuovi lettori.

Nella mia classifica brevettata senza licenza di logica, ARCA – Il risveglio di Pito si merita la bellezza di 5 fischietti luccicanti:

Poscritto

A seguito della nostra intervista Matteo Marchisio mi ha scritto per un’interessante comunicazione, che riporto con piacere:

Salve, vista la profondità della lettura e analisi della nostra opera, volevamo metterla a parte del fatto che è in corso di distribuzione una nuova versione del romanzo in formato eBook.
Sono stati limati i pochi refusi, alleggerite alcune frasi che potevano rendere difficoltosa la lettura, aggiunte piccole icone come stacchi tra sezioni diverse nei vari capitoli e inserito un sommario interattivo. Inoltre, vista l’uscita del seguito nel giro di un paio di settimane, il prezzo verrà abbassato a € 0,99, per alcuni mesi. Inoltre io e il mio socio abbiamo ripartito le cariche dal momento che i vari seguiti sono stati prodotti solo da me (Matteo Marchisio). Come già detto in una risposta alle sue domande, si tratta appunto di un progetto in continua evoluzione. Proseguirò su questa strada, cercando di trasformare critiche e plausi in qualcosa di tangibile!

ARCA – Il risveglio di Pito: recensione e intervista agli autori
Anonima Andrea Cabassi


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