[Archivi, memorie, identità] Del sapere, delle mani: le voci

Creato il 27 giugno 2011 da Subarralliccu @subarralliccu

Memoria, tradizione, autenticità. Cosa sono, dove sono, chi le detiene, come si trasmettono di generazione in generazione? Come si mantiene il patrimonio, largamente non scritto e non codificato, dei saperi che qualificano una terra e chi la abita? In che modo si può preservare questa ricchezza, tutelarne la proprietà, riconoscerle un valore senza ridurla a merce di scambio, a banale cartolina per turisti?

Di questi argomenti si parla molto, da molti anni, a livello teorico. Un documentario in preparazione all’Università di Cagliari, nato da un’idea dell’antropologo Marcello Carlotti, cerca di affrontarli dal punto di vista di coloro che dovrebbero essere protetti e tutelati, i detentori di questi saperi, partendo dalle loro necessità, i loro sogni e le loro aspettative, per indagare il senso profondo che loro stessi attribuiscono loro.

Il documentario è un percorso filmato che attraversa il Mediterraneo dalla Sardegna al Marocco al sud della Francia per parlare con chi possiede e porta avanti una larga parte della cultura tradizionale: gli artigiani. Scalpellini, falegnami, liutai, orafi, tessitrici ci guidano nel loro mondo attraverso un dialogo che costruisce la ricerca stessa. Raccontano le loro storie familiari e umane, la loro professione e la fatica del mantenere specializzazioni e processi nati in un mondo che non esiste più. Per scoprire che si tratta di saperi e pratiche che invece esisteranno finché esisterà l’umanità dell’essere umano.

Del sapere, delle mani, documentario “raccontato in un prologo, sette capitoli e un epilogo” sarà pronto a novembre e diffuso in festival ed eventi culturali, per diffondere un’immagine nuova dell’artigianato in Sardegna, la vera modernità del futuro.


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