E poi il riconoscimento di una coppia in quanto tale, senza nessuna distinzione tra omosessuali ed eterosessuali, è cosa molto diversa dal riconoscimento “dei diritti” richiamato da Veltroni.
Se all'interno del PD ci si avvita a ragionare di singoli diritti delle coppie, anziché del riconoscimento delle coppie stesse, allora rischia di fare un lavoro sostanzialmente inutile.
Proprio per questo vorremmo dare il nostro contributo al chiarimento di questo equivoco, che rischia di essere madornale, chiedendo ancora una volta un incontro urgente con Bersani.
Non vorremmo che un ragionamento sui diritti puntuali già esistenti, o rivendicabili, finisca per apparire un sotterfugio per non esporsi sulle coppie e sul matrimonio civile tra persone dello stesso sesso.
Ancora una volta vale la pena ricordare ai troppi smemorati anche a sinistra che per provare a distinguersi dalle parole di Berlusconi non occorre arrampicarsi sugli specchi: basta tenere conto che la sentenza 138 /2010 della Corte Costituzionale ha già chiarito che i diritti delle coppie omosessuali conviventi sono eguali a quelli delle coppie eterosessuali coniugate.
Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay
(foto: Walter Veltroni Presidenza della Repubblica - Wikicommons)
Fonte: http://www.arcigay.it/arcigay-coppie-fatto-veltroni-rischio-equivoco-madornale
Vi abbraccio
Marco Michele Caserta