Arctic Monkeys: i pionieri del rock contemporaneo tornano a Milano il 13 novembre 2013

Creato il 27 agosto 2013 da Pjazzanetwork

A quasi 4 anni dall’ultimo trionfale concerto, a grande richiesta ritornano a Milano 
Hanno superato il record dei beatles con 600.000 copie vendute in soli 5 giorni per l’album di debutto "Whatever people say I am, that’s what I’m not".
Il loro attivo quattro album sempre al 1° posto delle classifiche britanniche e ai vertici delle classifiche mondiali 

:: NOTE BIOGRAFICHE
Gli Arctic Monkeys sono una tra le band di maggior successo nel decennio del rock and roll. Giovani, energici, innovativi e carismatici, hanno conquistato i favori di critica e pubblico soprattutto grazie al loro innato ed originale talento. Formatisi a Sheffield nel 2003, la band ha prima di tutto spopolato grazie al vorticoso passaparola di un loro demo tra conoscenti, amici e la rete, a cui ha fatto seguito un contratto discografico con la rinomata Domino Records nel 2005. È nello stesso anno che esce il primo album, Whatever People Say I Am, That’s What I’m Not: oltre 600.000 copie vendute in soli cinque giorni. Hanno battuto il precedente record di vendite detenuto dai Beatles.
Ma questo è solo l’inizio: il disco raggiunge il primo posto nelle UK charts, entra in top ten in tutti i paesi europei e negli USA. Concerti ovunque sold out, a cui fa velocemente seguito il secondo altrettanto fortunato disco, Favourite Worst Nightmare (2007), che manda la band dritta al primo posto in Inghilterra. Un successo travolgente che porta Alex Turner e soci a vincere due Brit Awards come miglior rock band britannica e come miglior album inglese.
Humbug, il terzo disco, quello che nell’ambiente discografico viene spesso definito come il più difficile, esce nel 2009 e conferma tutte le aspettative di coloro che inquadrano gli Arctic Monkeys come i “pionieri” del rock contemporaneo. Prodotto da Josh Homme, leader dei Queen Of The Stone Age, Humbug segue lo stesso percorso dei precedenti: n.1 in classifica UK, n.1 nelle classifiche europee e top 10 in America, Australia e Giappone. Seguono tour mondiali sempre sold out e, nel frattempo, la band denota un cambiamento di stile attraverso una musica più matura e a tratti introversa, confermando Alex Turner come il nuovo prototipo di songwriter moderno.
Due anni più tardi, nel 2011, esce Suck It And See. Prodotto da James Ford il nuovo lavoro lascia la psichedelia americana anni ’60 che contraddistingueva Humbug per riabbracciare le più consuete melodie in stile British. Suck It And See debutta al numero 1 della UK chart e conferma gli Arctic Monkeys nell’olimpo delle band con quattro dischi andati direttamente nella prima posizione delle classifiche di vendita, insieme a The Beatles, Stereophonics, Coldplay, Keane ed Oasis.

Pare che la band sia al lavoro su un nuovo disco, secondo quanto rivelato dal bassista Nick O’Malley a Spinner. Una nuova direzione artistica, più orientata verso una musica veloce, come aggiunge il batterista Matt Helders, che ha spiegato che i due ultimi brani rilasciati, R U Mine? ed Electricity, non sono canzoni che caratterizzeranno l’album ma, spesso, si parte da altro per raggiungere un risultato inaspettato.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :