Arditi battiti.

Da Costantino Posa

Le parole si fanno arditeSi alternano ad attimi appena sussurrati.Abbandonarsi ai venti, che accarezzano la pelle:Quei graffi lenti e continui, come goccedi una pioggia che non bagna.Tenuti a freno ai fili che tengono i nostri pensieri.Mentre i gemiti non si sottraggonoai corpi non più distanti.Non c’è più bisogno né di sorrideree né di mentire.Solo vibranti azioni che coinvolgono:“I nostri sensi” Lasciamoli liberiAi nostri spasmi che sostituiscanosenza vergogna
I battiti costanti dei nostri cuori.