Argento riciclato: dal cucchiaino all'orecchino

Da Beadsandtricks

Ricordate quando scrivevo spesso di materiali riciclati, e vi torturavo con le mie pratiche green? Una delle cose che ho sempre cercato nei miei lavori con materiali riciclati, e ho sempre ammirato in quelli degli altri, era il fatto che non si percepisse quasi più l'oggetto di partenza, la sua forma e soprattutto la sua funzione precedente. Quando uso un materiale di recupero vorrei che diventasse altro, che si vedesse esclusivamente ciò che è diventato. Quando ho cominciato a lavorare di più l'argento mi sono chiesta come fare a recuperare quello che avevo in casa, frutto di regali soprattutto, e dopo vari tentennamenti ho deciso semplicemente di provare. Ho iniziato dalle cose più piccole che avevo in giro, alcune bomboniere e delle posate, nella fattispecie cucchiaini. Le posate non sono per niente facili da lavorare perché in argento .800, ma con tanta pazienza e un bel po' di lavoro il cucchiaino diventa una piatta superficie da cui ricavare piccoli gioielli. Cercando di sprecare meno materiale possibile (ma poi si riutilizza anche quello per piccole fusioni) cerco forme semplici ma non banali.


E mi piace anche che si vedano i segni del martello, evidenziati dall'ossido formatosi saldando il gancio in argento .925. In questi orecchini ho aggiunto soltanto due pietre che amo, la labradorite e la pietra di luna. Rondelle dalle dimensioni diverse e dai riflessi cangianti, fissate alla base con due chiodini in argento fatti a mano, quasi invisibili sul retro.

Ecco, dal cucchiaino all'orecchino, con tanti passaggi e tanto lavoro, ma per me non c'è soddisfazione più grande che poter utilizzare ancora dei materiali, specie se preziosi, creando qualcosa di diverso e unico.
O_144
Argento .800, argento 925, labradorite, pietra di luna


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