“È ovvio che il femminicidio è un omicidio come gli altri, quindi non ne facciamo niente.”
“È ovvio che nessuno ha mai ucciso una donna in quanto donna. Gli omicidi contro i gay invece, sì che esistono.”
“È ovvio che l’uomo uccide perché è nella sua natura di cacciatore, la donna è vittima e deve fare pippa.”
Milioni di anni di evoluzione buttati così alle spalle.
A tutti quelli che “Le femministe mi stanno sulle palle, anche se il femminismo ha anche fatto anche cose buone, percarità”, vorrei ricordare che, vostro malgrado, esistono le donne.
Ah, e poi esistono i misogini, da che mondo è mondo, così come (è innegabile) esistono i coglioni.
Una volta cercai di sollecitare il suo punto di vista su una questione che riguardava le donne a uno scrittore del quale col tempo ho perso la stima personale, ma almeno non ancora quella intellettuale. Mi rispose semplicemente che lui non si intendeva di questioni femminili, Un po’ riduttiva come risposta, ma si sa come sono i divi. Però ho apprezzato la coerenza: non ho un’opinione, dunque non mi sbilancio.
Magari fosse così per tutti. Quelli che un’opinione se la costruiscono in prima persona, e hanno a cuore il progresso, avrebbero meno intoppi sul cammino per poter almeno cercare di risolvere i problemi, senza trovarsi quintalate di posizioni prese per sentito dire a sbarrare la strada.
Invece oggi, non soltanto ci siamo sorbiti (chi se ne è accorto, eh, perché generalmente vi fate i cazzi vostri e poi vi lamentate) una riapertura parlamentare mesta e fiacca su un tema sul quale evidentemente qualcuno di quelli che paghiamo per rappresentarci ha trovato qualche motivo per spenderci soldi pubblici e perdere un po’ di ferie per discuterne.
Oggi noi, che grazie alla rete godiamo di pulpiti grandi o piccoli dai quali sputare sentenze non sempre richieste, noi, coi nostri piccoli ego da esibire in una gara a chi è più narcisista, abbiamo dato prova per l’ennesima volta del perché questo paese è in stallo e si avvita vorticando a testa in giù e a gran velocità verso il suolo. Ci siamo anche dovuti dividere sul concetto di ovvietà.
È ovvio, non è vero, che il femminicidio è proprio un termine cacofonico?
È ovvio che se ti stuprano la figlia, tanto per fare un esempio, lo stupratore andrebbe come minimo punito?
È ovvio che in un paese dove le leggi vengono applicate male o disattese i crimini non vengono dissuasi?
È ovvio che le leggi fatte male sono inefficienti?
È ovvio che è meglio fare qualcosa piuttosto che non fare niente?
Chi non si informa, finisce con l’essere d’accordo su tutte queste ovvietà simultaneamente. E si ritrova con la testa che gli gira all’interno di un quadro di Escher, quello che creava ambienti con le figure impossibili. Mezzo dentro e mezzo fuori, con buona pace della partner che intanto che vi decidete fa le parole crociate alla luce fioca del comodino.
Tu sei un blogger e per definizione remi contro. Fai cordata con quelli come te. E quando non hai un’opinione di qualcosa mandi avanti quello che strilla di più o che dice più parolacce.
Ma, guarda, non mi tiro mica indietro. Anche io c’ho il blogghe e conosco l’arte di citare, strillare e dire le parolacce. E sai una cosa? Mi sa che te la mando a dire pure io.
E intendo scomodare la Lipperini, nientemeno, che almeno lei l’ascolti.
Così, giusto per aiutarti a distinguere tra la (ovvia) realtà di un crimine orrendo (qui) e la sacrosanta critica della sua persecuzione attraverso una cattiva legge (qui).
Leggi, và, e fattela un’opinione, così magari ne riparliamo.