Aria condizionata: fa bene o male?

Creato il 23 agosto 2012 da Eurodoctor

Mai come quest’anno, l’ aria condizionata è protagonista indiscussa dei torridi mesi estivi, al centro di accesi dibattiti che ruotano tutti intorno all’amletico quesito: il climatizzatore fa bene o fa male?! Infatti, da un lato vi sono i sostenitori che lo considerano un valido alleato contro l’afa sia in ufficio, in casa che in auto, mentre dall’altro i detrattori pongono l’accento sui possibili effetti dell’aria condizionata non proprio positivi, a carico di gola, ossa e articolazioni.

Tuttavia, l’utilizzo dell’ aria condizionata non va completamente demonizzato, in quanto non vi sono veri e proprio effetti collaterali, l’importante è saper scegliere l’impianto giusto e utilizzarlo in modo corretto ed adeguato evitando ricorrenti sbalzi di temperatura.

Innanzitutto, è bene fare distinzione, poiché esistono due tipi di impianti in grado di rinfrescare l’ambiente, ovvero il condizionatore ed il climatizzatore. Tra i due, è meglio optare per il secondo, in quanto, il climatizzatore, oltre ad alleviare dalle elevate temperature, permette anche la deumidificazione dell’ambiente e il ricambio d’aria con l’esterno.

Conosciamo gli effetti dell’aria condizionata

Sia che si tratti di climatizzatore o di condizionatore, l’ aria condizionata può nascondere qualche insidia, se non viene utilizzata in modo corretto. Infatti, se ci si sottopone a sbalzi di temperatura continui o a getti d’aria diretti, gli effetti dell’aria condizionata si fanno sentire sulle ossa, i muscoli e le articolazione, provocando torcicollo, mal di testa e mal di schiena.

Ma un uso scorretto del condizionatore interessa soprattutto il sistema respiratorio, in quanto i principali effetti dell’aria condizionata si tramutano in mal di gola, tosse e, nei casi più seri, in bronchite.

Consigli per evitare i nocivi effetti dell’aria condizionata 

Per limitare i rischi legati ad un uso scorretto dell’ aria condizionata e trarne soltanto gli innegabili benefici, innanzitutto, è importante usare il climatizzatore con moderazione e intelligenza, evitando di lasciarlo acceso per tutto il giorno e riservandone l’utilizzo nelle ore più calde. L’ideale sarebbe accenderlo per qualche ora, ad esempio nella tarda mattinata e nel tardo pomeriggio, intorno all’orario di pranzo e di cena, per poter rinfrescare gli ambienti senza però esagerare.

In secondo luogo, è fondamentale evitare eccessivi sbalzi di temperatura e, a tal fine, basta regolare l’impianto su una temperatura superiore di soli 4-5 gradi superiore a quella esterna. Inoltre, è opportuno evitare l’esposizione diretta al getto dell’ aria condizionata ed effettuate una manutenzione dell’impianto e una pulizia dei filtri meticolosa e periodica.



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