Bentornati cari lettori! Eccomi qui a consigliarvi un libro che ho finito di leggere giusto qualche giorno fa.
Se avete apprezzato Storia di una ladra di libri, non potrete fare altro che amare anche questo romanzo. All’inizio ero un po’ scettica, mi sono lasciata convincere dal bel ricordo che Zusak mi aveva lasciato con la sua precedente storia, e se devo essere sincera il libro non mi ha presa subito. Ho avuto bisogno di qualche pagina per entrare nella vicenda, connettermi fino in fondo con il protagonista… poi scivola come l’olio. Credo sia anche colpa mia, che non sono una grande fan della prima persona al presente: quei dico, faccio, penso, mi fanno venire proprio i brividi.
Col senno di poi è la scelta narrativa migliore: contribuisce a rendere il lettore spaesato, confuso, preoccupato e curioso insieme a Ed Kennedy, protagonista del romanzo. Ed è un personaggio con il quale chiunque potrebbe sentirsi affine, nel suo essere incredibilmente ordinario, e non spaventatevi se andando avanti nella lettura scoprirete di avere una o due cose in comune con lui. Fidatevi di me, non è poi così male come sembra.
Ed. Solo Ed.
Spoiler: non siamo mai “solo” qualcuno.
Vi espongo in brevissima la trama: Ed Kennedy è un tassista che ama giocare a carte con i suoi amici. Diventa un eroe quando, quasi per caso, riesce a sventare una rapina in banca, e da quel momento la sua vita cambia: inizia a ricevere delle carte (i 4 assi delle carte da poker) con dei messaggi, più o meno facili da decifrare, che lo guidano verso nuove imprese.
Probabilmente vi starete chiedendo: chi manda questi messaggi? Me lo domandavo anche io all’inizio, ma poi… mi sono lasciata coinvolgere dagli eventi, dai pensieri del protagonista, e questo è passato in secondo piano. La sua “missione” è il punto centrale del libro, non il perché. Man mano che prosegui con la lettura, inizi a tifare per lui, vorresti consigliarlo e aiutarlo a decifrare quei messaggi così difficili, perché Ed diventa quasi un tuo amico. Ed sei tu, il tuo vicino di casa, il ragazzo che incontri per caso per strada. Ed è il ragazzo ordinario che compie imprese straordinarie. E potrebbe sembrare la cosa più banale del mondo, perchè libri così ne esistono milioni, però questo ha qualcosa in più: questo possiede un finale che vi lascerà senza parole. In senso assolutamente positivo.
Zusak è dotato di un potere che già avevo potuto notare in Storia di una ladra di libri, ma che ancora non aveva espresso fino in fondo: il potere di prendere il lettore, rigirarlo come gli pare e inculcargli persino una lezione senza che questi se ne renda conto. Le parole di Zusak non sono mai soltanto parole, sono qualcosa che esce fuori da quelle pagine e diventa parte integrante della tua realtà. E forse per ora tutto questo non ha senso, ma se arriverete alla fine del libro capirete quello che intendo.
Insomma, in questi caldi pomeriggi estivi consiglio questo libro a tutti quelli che desiderano una lettura tutto sommato leggera e che allo stesso tempo lasci un’impronta indelebile nel loro spirito. Nel suo piccolo questo romanzo lascia veramente qualcosa, senza contare che ha una conclusione veramente potente e per nulla scontata. Dategli un’occasione e fatemi sapere cosa ne pensate!