Aria e angeli

Da Sharatan


Io ti avevo amato due o tre volte, prima di conoscere il tuo viso o il tuo nome: così in una voce, così in una fiamma senza forma, spesso ci commuovono gli Angeli e vengono per adorati; tuttavia quandoio venni dove tu eri, non avevo visto ancora nulla che fosse così amabile e splendente; E poiché la mia anima, il cui figlio è Amore, prende membra di carne, che altrimenti non potrebbe fare altro, l’amore non potrebbe diventare più rarefattodi chi lo ha concepito, ma deve prendere anch'esso un corpo; per questo invito l’Amore a chiederti, cosa fosti prima tu, e chi fossi, e gli concedo adesso d’assumere il tuo corpo e di fissarsi sul tuo labbro, nei tuoi occhi e sulla tua fronte. Mentre pensavo di caricare con una zavorra il mio amore per avviarmi così più stabilmente con mercanzie che avrebbero affondato lo stupore, mi accorsi che avevo sovraccaricato il vascello dell’amore. Confrontarsi perfino con un tuo capello per amore, è davvero troppo! Si deve cercare qualcosa di più adatto, perché l’amore non può risiedere nel nulla, né in cose estreme oppure abbaglianti. Allora, come un Angelo si veste di viso e d'ali di aria, non così pura come lui, eppur vestita di purezza, così il tuo amore può essere la sfera del mio amore; e proprio questa disparità, come purezza d’Aria e d'Angeli, tra amor di donna e d'uomo, sempre ci sarà.(John Donne)