Il Festival comincia con la strafavoritissima Noemi accompagnata da quella faccia da bravo ragazzo di Gaetano Curreri, il quale dà il via alla canzone e la rende più intensa. Quando la tonalità si alza, il Sig. Stadio si perde un po’, ma il risultato finale è comunque quello di valorizzare il brano di Moro. Voto: 7
Ore 21.09
PierCarone di Maria si gioca la carta trasgressiva di Gianluca Grignani che, falliti i tentativi con “Star Academy” e “X-Factor”, ci riprova con quelli di “Amici”. Gianluca riesce a entrare nel pezzo sebbene non gli somigli per nulla. Eppure lui in certi punti sembra una delle sue canzoni. Una delle sue brutte canzoni, s’intende. Voto: 5
Ore 21.12
Entrano Dolcenera con Max Gazzè e la prima cosa che mi viene da chiedermi è come possa uno sfiatato come lui stare dietro alla vocalità potentissima di lei. Poi parte la musica e mi rispondo: semplicemente Gazzè non canta. Un po’ come Repetto negli 883 o Franco Gatti nei Ricchi e Poveri. Voto: 5 ½
Ore 21.29
Qualcosa mi sfugge. Gigi D’Alessio e Loredana Bertè sono palesemente in playback. Questa proprio non la capisco. Troppo banale pensare a un intervento della camorra per modificare il regolamento. L’idea dell’allestimento house comunque è straordinaria, Fargetta saprebbe remixare e rendere straordinara anche “Io tu e le rose”. E pensare che Giggì abbia portato la dance a Sanremo è un pensiero che mi fa troppo godere. Voto: 8 (10 se avessero cantato live).
Ore 21.38
Bello vedere Chiara Civello e Francesca Michielin che suonano il pianoforte in duo. La vincitrice di “X Factor” conferma la sua bravura, ma tradisce un pizzico di inesperienza. Che però fa tenerezza e conquista. La canzone, invece, più la sento e più mi piace. Voto: 8
Ore 21.44
Sabrina Ferilli non è affatto prevedibile. Non ho letto la scaletta, ma sapevo che avrebbe cantato “Roma non fa’ la stupida stasera” già da oggi pomeriggio. L’avrà cantata milleseicento volte. Però è coerente, perchè a dispetto dell’ossessività, non l’ha ancora imparata. Come la lingua italiana, d’altronde. Voto: 6 (de coccio).
Ore 22.02
Paolo Rossi va benissimo per accompagnare Samuele Bersani in questa marcetta alla Cochi e Renato. Ma forse sarebbe meglio se invece che fare solo facce buffe tirasse fuori la voce. Sono già al terzo ascolto del “Pallone” e ancora non lo vedo entrare in rete. Sarà che a calcio sono sempre stato una vera schiappa. Voto: 4
Ore 22.18
Sì sì.. bello l’impegno di Ugenio Finardi, intensa l’interpretazione con Toni Servillo. Coinvolgente il background con i diplomati del conservatorio multietnici. Interessantissimo l’argomento della canzone. Bel scritto il testo, ben costruita la musica. Però che due palle!!! Voto: 6meno
Ore 22.20
Mi sarei aspettato qualcosina di più, dall’affiatatissima coppia Nina Zilli – Giuliano Palma. L’impressione resta la stessa: tutto assolutamente a posto. Manca un po’ di terza dimensione. Voto: 7
Ore 22.28
Forse la canzone di Arisa è quella che regala il momento più pieno e sensato di tutto questo festival. Continuo a pensare che in duetto con Fiorella Mannoia (la quale, peraltro, in questo momento è al ristorante con il mio compagno, e segue il festival sul suo Ipad – vedi foto) sarebbe il non plus ultra. Peccato che ci abbia pensato solo io. O che Fiorella non sia stata interessata a cantare con la Pippa. Voto: 9
Ore 22.39
Sebbene cerchi di ricordarlo, Alessandro Siani non è Massimo Troisi (le battute sembrano prese pari pari da un copione RAI di quarant’anni fa), però porta un po’ di sano accento napoletano all’Ariston. E ora che Giggi D’Alessio s’è dato allo stile Village People io cominciavo a sentirne la mancanza. Percui apprezzo. Peccato la presunta pausa gnomica finale su nord e sud. Dopo Benigni tutti i comici aspirano a fare i poeti. Ma per quello ci vuole cultura vera. Voto: 6
Ore 22.56
Il fantasma della De Filippi torna ad aleggiare sul palco del Festival. Ci sono Emma di Maria e Alessandra AMARIAso. Il test è capire se anche quest’anno si confermerà lo strapotere discografico della signora Costanzo. Pezzo tutt’altro che straordinario ma cucito apposta per la vittoria. Voto: 6½
Ore 23.10
Il duetto tra i Matia Bazar e Platinette era quello che mi incuriosiva di più. E, come spesso accade quando l’aspettativa è alta, è anche quello che mi delude maggiormente. Per costruire dei momenti ad alta carica emotiva coi recitativi ci vogliono degli attori veri, e dei testi che siano realmente poetici. E questo non è il caso. Voto: 3. Platinette però merita 9 per la chiusura con “Io amo gli etero”.
Ore 23.15
Per favore, qualcuno dica a Francesco Renga che Natale è passato da circa due mesi. Questo coretto di voci bianche in prossimità di mezzanotte fa venire l’istinto di infilarsi il cappotto e andare a messa passando prima a casa del vicino per regalargli un panettone. Io, comunque, tutto sommato preferirei l’omelia del parroco a questa canzone melensa. Voto: 3
Ore 23.35
E’ il momento gggiovane dei tanto attesi One Direction. Che con quei capelli scolpiti mi sembrano molto più i New Dimension. Era dai tempi dei Ragazzi Italiani che non si vedeva una boyband a Sanremo. Sicuramente il successo sarà lo stesso. Ma stasera nessun pezzo per adolescenti può competere con la versione remix di D’Alessio-Bertè. E questi, nonostante l’età minore, sembrano i nonni di Fargetta. Voto: 1
Ore 23.44
Ci sarà stato anche un sorteggio per stabilire l’ordine di esibizione dei Social, ma il favoritissimo Alessandro Casillo – guardacasillo – esce per primo. E dire che se gli One Direction l’avessero incontrato uscendo dal palco l’avrebbero caricato sul furgone scambiandolo per uno di loro. La canzone, però, è addirittura più vecchia di quella di qualunque boyband. Se ci fosse Nilla Pizzi, al confronto porterebbe una ventata di modernità. Voto: 1
Ore 23.49
Non so.. sarà la faccia ciccia del loro leader, me gli Iohosemprevoglia ricordano i primi Ladri di Biciclette. Con una differenza: loro erano bravi e trasmettevano addosso, mentre quando sento cantare questi qua, iohosemprevogliadicambiarecanale. Voto: 2
Ore 00.01
Per me Marco Guazzone è il vincitore del Festival. In primis perchè la canzone è piacevole, poi perchè lui canta bene, ma soprattutto perchè il suo direttore d’orchestra Stefano Costantini corrisponde esattamente al mio uomo ideale. Supersexy e pure musicista. Potrei avere un mancamento. Voto: 8 (ma Stefano Costantini si becca un 10 pieno!).
Ore 00.08
Io più sento Erika Mou imitare Giorgia mentre starnazza “A mollo nella vasca da bagno del tempo” provo un irrefrenabile desiderio di attaccare il phon alla corrente e di buttarlo nell’acqua dove si lava Erika Mou. Questa faccia da prima della classe mi scatena spaventose fantasie di torture. Voto: 2
Ore 00.13
Mentre Beghelli mi dà tutte le istruzioni per avere salva la vita (prima delle quali: non ascoltare a lungo i brani di Sanremo 2012), io azzardo i miei pronostici per i verdetti della giuria. Fuori dalla finale dei Big Dolcenera e i Matia Bazar e vittoria tra i Social all’orrido Casillo. E mai in vita mia mi sono augurato così tanto di sbagliarmi.
Ore 00.50
Tutto come previsto. Il vecchissimo adolescente Casillo vince tra i giovani, avviando la sua carriera di nuovo Maffoni o Maiello (leggi: già dimenticato domattina).
Sull’eliminazione dei Matia avevo colpito e affondato al primo tentativo. Per Chiara Civello, invece, non me l’aspettavo e sono sinceramente dispiaciuto. Domani sera mi mancherà, la sua affascinante milonga. Ma va sempre così. Anche il festival più bello (e non è questo il caso) si rovina sempre al momento dei verdetti. Perché l’italiaetta è sempre l’italietta.
E perché Sanremo è Sanremo.