Arisa trionfa al Festival di Sanremo 2014

Creato il 23 febbraio 2014 da Webnewsman @lenews1
Pubblicato da Nadia

Con il brano “Controvento”, la cantante genovese Arisa è la vincitrice del Festival di Sanremo 2014. Con i voti assegnati dalla Giuria di qualità e quelli espressi dai telespettatori mediante il Televoto, l’ingenua ragazza di “Sincerità”, si aggiudica il 64° Festival della Canzone Italiana. Renzo Rubino con “Ora” e Raphael Gualazzi ft. The Bloody Beetroots con “Liberi o no”, si collocano rispettivamente al secondo e terzo posto. Smentiti tutti i pronostici iniziali, che davano per favorito e, di fatto, già trionfatore, Francesco Renga, finito invece ben lontano dal podio.Per Arisa, l’ex “brutto anatroccolo”, timido e un po’ impacciato di “Sincerità”, canzone tormentone con cui aveva trionfato nel 2009 nella sezione giovani, si tratta di un meritato riconoscimento, giunto dopo un lungo percorso musicale e artistico, maturato di pari passo con quello personale e identitario. Arisa, al momento della proclamazione, si è presentata sul palco dell’Ariston e ha ritirato il premio senza lasciar trapelare alcuna emozione: “Io non mi scompongo, ma sono felice, molto felice”.

Ai Perturbazione è andato il premio “Lucio Dalla” della Sala Stampa radio-tv-web, mentre Cristiano De Andrè si è aggiudicato quello della critica Mia Martini e il premio come miglior testo per “Invisibili”, brano non in gara. Il terzo classificato, il sorprendente Renzo Rubino, è stata la vera rivelazione di questa edizione di Sanremo.

Le performance di Ligabue e del talentuoso Stromae, cantautore belga originario del Ruanda, hanno riscaldato l’ultima serata della kermesse mentre Maurizio Crozzacon il suo entusiasmante monologo sulla bellezza e sui talenti dell’Italia, ha rubato la scena (comica) a Lucianina, intrattenendo il pubblico con intelligenza e umorismo. Crozza ha  evitato riferimenti e argomenti “impopolari” o “politically incorrect”, giungendo “in pace” e mosso dalle migliori intenzioni, dopo i fischi, le critiche e le contestazioni piovute sul palco dell’Ariston lo scorso anno, per delle battute poco gradite su Berlusconi, fatte dal comico in piena campagna elettorale.

La battuta più cattiva? Quella a Beppe Grillo: “Per fortuna Genova ha venduto la Corsica alla Francia pochi mesi prima che nascesse Napoleone. Già abbiamo Grillo, a Genova, ci mancava giusto un altro pazzo mitomane che voleva combattere l’Europa. Ma immaginate Waterloo in streaming?”.

Il sipario, anche quest’anno, è ormai calato. Nei prossimi giorni non mancheranno dibattiti e, soprattutto, polemiche. Si tireranno le somme e si esprimeranno giudizi e valutazioni sull’andamento di quest’ultima edizione del Festival. Cantanti e canzoni, ospiti e conduttori, look e scelte artistiche, finiranno tutti nel mirino di critici, osservatori e appassionati: voi cosa ne pensate?

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