Armadale di Wilkie Collins

Creato il 14 gennaio 2016 da Leggere A Colori @leggereacolori

Disponibile dal 21 gennaio 2016

Romanzo innovativo, con una protagonista incredibilmente maligna, definito da T.S. Eliot il miglior libro dell’autore. Quando l’anziano Allan Armadale fa una confessione terribile in punto di morte, non immagina nemmeno lontanamente le ripercussioni che ne seguiranno: il segreto che rivela coinvolge la misteriosa Lydia Gwilt, tentatrice dai capelli rosso fuoco, bigama, dipendente dal laudano e avvelenatrice di mariti. I suoi maliziosi intrighi carburano la trama di questo dramma appassionante: una storia di identità confuse, maledizioni ereditate, rivalità amorose, spionaggio, denaro… e assassinio. Il personaggio di Lydia Gwilt orripilò i critici dell’epoca, al punto che un recensore la descrisse come «una delle donne maligne più recidive di sempre, i cui espedienti e le cui brame hanno infangato la narrativa». Resta fra le più enigmatiche e affascinanti donne del diciannovesimo secolo, e il cuore nero di questo sensazionale romanzo vittoriano.

Considerato uno dei padri del poliziesco, Wilkie Collins nasce a Londra l’8 gennaio 1824. Il padre William, paesaggista, ha in mente per il figlio un futuro fuori dal mondo dell’arte. Infatti Wilkie all’inizio si cimenta con il commercio del tè, scoprendo, però, di non essere tagliato per gli affari. A quel punto, allora, decide di studiare legge al Lincoln’s Inn: nel 1851 ottiene l’abilitazione all’avvocatura, ma tale carriera non gli dà lo sperato successo. Solo iniziando a scrivere scoprirà la sua vera vocazione. Il suo primo lavoro, di alcuni anni prima, è un’opera dedicata al padre, morto nel 1847: Memoirs of the Life of William Collins, edito l’anno successivo. Quindi pubblica due romanzi: Antonina nel 1850 e Basil nel 1852. Nell’aprile dello stesso anno incontra Charles Dickens e scrive per la sua rivista, il settimanale Household Words: è l’inizio di un lungo rapporto di lavoro e d’amicizia lungo dieci anni. Il vero successo, però, Collins lo ottiene con i già citati romanzi, ma soprattutto con La Pietra di Luna, appassionante romanzo raccontato a più voci in cui si narra di un prezioso gioiello andato perso e dell’onore di una ragazza che rischia di essere macchiato. Questa e altre opere ne fanno un maestro della narrativa del mistero e non è difficile riscontrare la sua influenza in molti romanzi successivi e in moltissimi film di oggi. Wilkie Collins muore il 23 settembre 1889.




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