Armodio - Entità incombenti - a Roma al Chiostro del Bramante

Creato il 25 aprile 2011 da Roberto Milani

Armodio nello studio

Oramai è cosa certa. Come già vi avevo accennato in un precedente intervento ( http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.com/search/label/Armodio ) nel prossimo mese di luglio, dal 2 al 31, a Roma, nella prestigiosa sede del Chiostro del Bramante, si terrà la mostra antologica "Armodio - Entità incombenti" curata dall'amico Gionanni Faccenda con il contributo critico del Prof. Antonio Paolucci. L'esposizione, organizzata con il supporto di Casa d'Arte San Lorenzo, sarà accompagnata da un prestigioso volume edito per Editolriale Giorgio Mondadori e si svilupperà su un nucleo centrale di circa 25 lavori che hanno visto impegnato l'artista negli ultimi tre anni di attività, oltre ad alcune opere che testimonieranno la fortunata ed importante carriera del Maestro.

Una veduta dall'alto del Chiostro del Bramante

Stralcio del comunicato stampa:ArmodioEntità incombentiRoma, Chiostro del Bramante, 2 -  31 luglio 2011

Ulteriori informazioni e  immagini: www.studioesseci.net
Vernice per la Stampa: sabato 2 luglio 2011 ore 12 

"NATURA MORTA I°" 24x30 tempera su tavola -1984-
courtesy Casa d'Arte San Lorenzo

....“Bisogna tornare all’Arcimboldo e alla Wunderkammer di Ambrasz per intendere il genio di Armodio. Un artista che si inventa universi paralleli costruiti però con i sapori e i colori di questo mondo e che li immagina popolati di gioiosi ironici enigmi” è l’opinione di Paolucci...  ...Armodio, all'anagrafe Vilmore Schenardi, autore piacentino nasce il 4 ottobre 1938 e già dalla tenera infanzia è travolto da una intensissima pulsione artistica. A 13 anni incontra Luciano Spazziali, una delle prime persone che incoraggia attivamente la sua passione, invitandolo in un piccolo laboratorio di artisti locali, qui incontra Gustavo Foppiani, che diverrà per Armodio un valido promotore nonchè un caro amico. Tra il 1951 ed il 1952 frequenta l'Istituto Gazzola di Piacenza, pur non riconoscendovi grande importanza. Ben altro peso avrà lo Studio Spazziali o Scuola di Piacenza (come la definirà il giornalista Gaetano Pantaleoni) dove il giovane artista apprende sempre nuove tecniche trovando una propria identità e creatività. Nel 1954 abbandona il laboratorio di Spazziali e si trasferisce con Foppiani in uno scantinato dove si concentra sulla pittura, successivamente, dopo aver cambiato studio, si unisce anche Carlo Berté. Grazie all'interessamento di Foppiani, nel 1964 Armodio espone alla Galleria Obelisco di Roma, dove incontra il favore del pubblico ma non un effettivo guadagno economico, che arriverà invece quando Lily Shepley riuscirà a vendere le sue opere negli Stati Uniti. Nel 1969 si reca a Londra dove viene a contatto con la pittura indiana, persiana e giapponese, delle quali apprezza soprattutto i colori e l'assenza di prospettiva. Nel 1972 espone con successo le sue opere a Bruxelles. La fama di Armodio lievita e, dopo un fruttuoso soggiorno a Parigi torna in Italia.Oggi Armodio vive e lavora a Piacenza. 

"DUE SOLI" 50x70 tempera su tavola -2009-
courtesy Casa d'Arte San Lorenzo


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