Sì.
Ha fatto uso di Epo?
Sì.
Ha fatto uso di trasfusioni?
Sì.
Ha fatto uso di cortisone e di testosterone?
Sì.
I primissimi minuti dell’intervista di Oprah sono i più forti. Fanno il gioco del sì e del no; poi il texano parte con la sua confessione: "Dal mio punto di vista doparsi era come mettere aria nelle gomme o acqua nelle borracce, lo facevano tutti: questa almeno era la mia visione. Il cocktail che prendevo era Epo, trasfusioni e testosterone, ma nemmeno troppo.
Paura?
"No, non avevo paura di essere beccato".
E di George Hincapie cosa pensa?
"Non do nessuna colpa a George Hincapie, lui era il più credibile di tutti, lo conosco da quando aveva 16 anni, siamo ancora buoni amici. George conosce la mia storia meglio di tutti".
Armstrong poi parla della possibilità di collaborare con l'Usada: "Amo il ciclismo, non ho rispettato le regole ma se dovessero esserci i presupposti di collaborare con una commissione indipendente, e io sarò invitato, lo farò. La mia reazione all’indagine condotta dall'Usada (che ha portato al bando a vita dal ciclismo e all'annullamento delle 7 vittorie al Tour de France, ndr) è stata quella di combatterla, come ho sempre fatto. Sinceramente, oggi dico che avrei voluto reagire in modo diverso. Potessi tornare indietro direi all’Usada, dopo aver visto le varie testimonianze, 'datemi tre gionri, così che io possa chiamare un po’ di persone, la mia famiglia, i miei sponsor'. Mi piacerebbe poter tornare a quel giorno, ma non posso".
Come ha fatto a superare i numerosi test antidoping?
"Non ho mai fallito un test antidoping, li ho passati tutti perché non c’era nulla nel mio metabolismo durante le gare. La storia sul mio test positivo al Giro di Svizzera non è vera. Non ci fu nessun meeting segreto con il direttore del laboratorio antidoping, e l’Uci (di cui certo non sono un sostenitore) non ha fatto sparire quel test. Mi hanno chiesto una donazione e io l’ho fatta, senza avere nulla in cambio. Niente a che vedere con il Giro di Svizzera".
Dunque è vero, Lance Armstrong si dopava, sentirlo dire da lui mentre si morde continuamente le labbra è scioccante.