- Erbacea perenne, frequente in prati e pascoli di montagna ( da 800 a oltre 2000 metri), dove spesso assume carattere infestante.
- E’ presente sulle Alpi e gli Appennini, difficilmente si trova più a sud dell’Emilia. Si utilizzano foglie, radici e fiori della pianta in piena fioritura, che poi possono venire essicati. In genere ci si limita però alla sola raccolta dei fiori.
PROPRIETA’
- Nota fin dall’antichità come pianta vulneraria, è anche calmante, revulsiva, analgesica.
IMPIEGO
- Olio o compresse di garza calde imbevute nel macerato o nel decotto per contusioni o distorsioni; la tintura per decongestionare infiammazioni e punture d’insetti; il cataplasma di fiori e foglie pestate per i traumi.
AVVERTENZE
- Risulta velenosa a forti dosi o per uso interno (se non in diluizioni omeopatiche). La tintura non va mai impiegata pura ma diluita in acqua. Tenere lontano dalla portata dei bambini. Non utilizzate su ferite sanguinanti, vicino ad occhi, bocca o organi genitali.