Per chi nasce in una sperduta città del Kazakistan ai piedi delle montagne, è normale coltivare la passione dell’arrampicata, in tutte le sue forme, in tutte le sue espressioni. È ciò che è successo a Rustam Gelmanov, l’astro nascente dell’arrampicata sportiva di soli 23 anni, che nelle sue ultime apparizioni in gare di boulder ha conquistato il secondo posto al Rock Master e uno straordinario successo a L’Argentiere in Francia, la scorso weekend.
«Il podio di Arco è stato estremamente importante per due ragioni: la competizione ha un grande prestigio internazionale e il prossimo anno sarà valida come campionato mondiale – commenta Rustam – e quindi sono estremamente soddisfatto della mia prestazione».
Una performance agonistica che lo vede attualmente al quinto posto nel ranking mondiale e quarto in Coppa del Mondo «…ma punto a riconfermare il risultato della passata stagione» aggiunge Rustam, quando chiuse al secondo posto il circuito di Coppa del Mondo 2009.
Un atleta professionista dell’arrampicata, ma con una passione per il “verticale” nata in tenera età. «La nostra città era molto vicina alle montagne e con gli amici trascorrevamo interi weekend ad arrampicarci sulle rocce intorno a noi, così, per il semplice piacere di farlo – racconta Rustam descrivendo la sua infanzia – fino a quando mi trasferii a Mosca e all’età di 14 anni, mi dimenticai dell’arrampicata».
Una separazione che dura poco, perché il caso vuole che Rustam si trovi nei pressi di una “climbing school” della capitale russa e l’amore per l’arrampicata torna a sbocciare, e ben presto accede al mondo delle competizioni: nel 2005 la prima partecipazione ad una gara di Coppa del Mondo, e nell’ambiente cresce la sensazione che sia nata una nuova stella.
«Da allora mi dedico a tempo pieno all’arrampicata, è per me una vera e propria ossessione, tanto che mi piace tremendamente partecipare alle gare – confessa Rustam – perché adoro misurarmi con gli avversari, che sono anche miei amici». Poche le distrazioni: «Nella mia casa di Mosca ho una moto che mi aspetta….!» e l’agenda degli allenamenti e delle competizioni deve conciliarsi con l’impegno degli studi presso il Moscow Aviation Institute.
Ma non solo un climber da agonismo, perché il 23enne Rustam è noto nell’ambiente per aver replicato vie di grande difficoltà. «Probabilmente la più importante impresa è stata la ripetizione nel 2008 di “Kinematix”, un 9a (…impressionante) alle Gorges du Loup in Francia – racconta con una certa soddisfazione – ma ricordo con soddisfazione anche l’8c di “New base line” ad Averstal in Svizzera: quando la vidi per la prima volta pensai che fosse impossibile da fare, ma dopo diversi tentativi capii che era possibile e con 8 mosse son riuscito a portarla a termine».
Da allora nei blog e nei forum internazionali dell’arrampicata il suo nome compare sempre più spesso fino a quando entra ufficialmente nel prestigioso alpineXtrem Team di Salewa, il gruppo di alpinisti che rappresenta la l’elite dell’alpinismo in tutte le sue espressioni.
«Quando mi hanno proposto di diventare testimonial di Salewa non mi pareva vero – commenta Rustam – perché la fama dell’azienda e dei suoi prodotti ha raggiunto persino il Kazakistan». Il climber Gelmanov non solo è un giovane portacolori del team Salewa, ma partecipa attivamente alla messa a punto dei prodotti che lo riguardano direttamente, come la collezione La Mano, abbigliamento studiato specificatamente per gli appassionati dell’arrampicata.
E i prossimi appuntamenti? Prima del clou della stagione Rustam si misurerà sabato prossimo nella prova di Coppa del Mondo di Monaco per poi affinare la preparazione in vista dei Campionati Europei di metà settembre a Imst in Austria. «E’ l’appuntamento della stagione, e anche in questa occasione voglio dare il massimo». (com stampa)