Arrampicata Sportiva: Stefano Ghisolfi primo in Coppa del Mondo

Creato il 20 ottobre 2014 da Sportduepuntozero

“Ancora non riesco a crederci, ho vinto la Coppa del Mondo a Wujiang! Questo è il mio secondo podio e il mio primo successo in Coppa del Mondo, la Cina mi porta fortuna! Un sogno diventato realtà. Grazie a tutti per il sostegno!”. Parole cariche di entusiasmo ed emozione quelle che il campione torinese di arrampicata Stefano Ghisolfi ha scritto sulla propria pagina Facebook, mescolandole all’oceano di congratulazioni di appassionati, tifosi, amici e parenti. La cronaca sta quasi tutta nel messaggio. Il numero 1 d’Italia della specialità lead, a ridosso delle primissime posizioni in classifica mondiale, ha conquistato ieri nel paese asiatico la sesta tappa della Coppa del Mondo Lead 2014. Una prima assoluta per Stefano, mai sul gradino più alto del podio in questa competizione anche se già bronzo, proprio in Cina, l’anno scorso. Un’affermazione storica  anche per l’arrampicata del nostro paese, che dall’oro di Flavio Crespi del 2007 non vedeva un suo atleta all’oro di coppa.

L’impresa di Stefano Ghisolfi è cominciata con la qualificazione alla finale, giunta a spese di nomi illustri come i due campioni iridati Adam Ondra e Jakob Schubert. Partendo secondo nell’ultimo atto della gara, l’azzurro del Gruppo Sportivo Fiamme Oro ha raggiunto la presa 36+ con una prestazione semplicemente straordinaria, cui tutti si sono dovuti inchinare, a partire dallo spagnolo vice-campione del mondo Ramon Julian Puigblanque, secondo classificato, e dal francese Romain Desgranges, terzo. L’oro di ieri è stato il coronamento di una stagione in crescendo, passata per tre finali di Coppa del Mondo, la decima posizione ai Mondiali di Gijon e diverse soddisfazioni in campo nazionale.

“Una vittoria frutto del grande lavoro che Stefano ha svolto durante l’anno ma anche nelle stagioni passate” si legge parafrasando le parole dell’allenatore Roberto Bagnoli, “la stagione sportiva è un lungo percorso, fatto di successi, di errori e momenti difficili, in cui l’aspetto mentale gioca un ruolo di primo piano. È un insieme di moltissimi fattori: tensione, emozione, motivazione, determinazione, fiducia nei propri mezzi. Proprio come la gara stessa, tra qualifiche, semifinali e finale. L’oro di ieri è la conclusione di un percorso di crescita e di consapevolezza che Stefano ha compiuto negli ultimi mesi e negli anni”.


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