Arredi urbani e campi da golf, la materia prima arriva dai pannolini usati

Creato il 07 gennaio 2012 da Nicochendi

Trasformare i pannolini usati, uno degli scarti più problematici della frazione dei rifiuti urbani, considerato impossibile da trattare e impegnativo da gestire, in arredi urbani e oggetti di plastica vari, come giochi per i parchi pubblici o strati base per i campi da golf. Sembra impossibile ma la sfida a quanto pare è stata vinta grazie alla collaborazione tra la Pampers, il Centro Riciclo Vedelago e il comune di Ponte nelle Alpi che hanno dato vita al primo centro sperimentale di raccolta e riciclo di pannolini usati.

Un esempio virtuoso di come si può contribuire a raggiungere l'obiettivo che ogni amministrazione dovrebbe porsi, quello del ''riciclo totale'' in cui gli scarti si trasformano in materia prima e nulla di spreca. Il sistema utilizza semplicemente il vapore e la separazione meccanica delle diverse componenti grazie ai quali da una tonnellata di pannolini usati si potranno ottenere 150 chili di plastica e 350 kg di materia organico-cellulosica.
Il nuovo sistema potrebbe essere operativo a Vedelago, in provincia di Treviso, già da settembre 2012 e potrà servire a regime circa 400.000 abitanti, principalmente dell'area fra le province di Treviso e Belluno.
La Fater Spa, azienda che produce e commercializza i pannolini Pampers in Italia, ha sviluppato il processo tecnologico su brevetti italiani Fater; il comune di Ponte delle Alpi si occuperà di separare nella raccolta pannolini per bambini e altri prodotti assorbenti per la persona conferendoli presso il Centro Riciclo Vedelago, che oggi differenzia e ricicla i rifiuti di più di 1.200.000 abitanti dei comuni nelle province di Belluno e Treviso e sviluppa progetti di ricerca sul riciclo. Il Centro accoglierà l'impianto di Fater Spa.
Il processo, che si basa sulla raccolta differenziata dei prodotti assorbenti, agisce attraverso vapore e pressione, senza l'utilizzo di agenti chimici, e in una seconda fase attraverso la separazione meccanica dei componenti, ottenendo plastica e cellulosa. La plastica, sottoposta a estrusione, assume la forma di piccoli pallini; la cellulosa potrà essere riutilizzata nelle cartiere o come fertilizzante.
Secondo i dati Ispra, il 3% dei rifiuti urbani prodotti ogni anno in Italia è rappresentato da prodotti assorbenti per la persona che normalmente vengono smaltiti in discarica (77%) o tramite incenerimento (23%). Il nuovo sistema di raccolta e riciclo il sistema eliminerà, a regime, 1.874 tonnellate di Co2 l'anno e ridurrà di almeno 4.600 tonnellate i rifiuti in discarica per anno.

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