Obbligo di dimora per altri due. Le accuse riguardano due manifestazioni dell’ottobre 2014. Tpo e Làbas: “Uso politico delle misure cautelari e attacco alla parte di città che prova a dare risposte reali nella crisi”.
22 settembre 2015 - 15:30
Il commento dei due centri sociali: “Questa mattina sono state notificate ennesime misure restrittive tra arresti domiciliari e obblighi di dimora nei confronti di 5 attivisti del gruppo Tpo e Làbas Occupato. Misure che si vanno ad aggiungere agli arresti domiciliari per Gianmarco, colpito già 3 settimane fa dal divieto di dimora a Bologna. I fatti riguardano la giornata del 18 ottobre 2014, quando centinaia di persone scesero in piazza per manifestare contro la presenza in città dei fascio-nazisti di Forza Nuova. Consideriamo questo uso politico delle misure cautelari un attacco, non solo alla libertà personale dei nostri compagni, ma a quella parte di città che prova con generosità e mettendosi in gioco a dare delle risposte reali nella crisi sociale e di diritti che stiamo vivendo”.
da: staffetta