Durante le lunghe indagini, coordinate dalla direzione distrettuale antimafia partenopea i Carabinieri hanno ricostruito i rapporti criminali che si sono instaurati nella zona di Torre del Greco dal 2004 ad oggi, accertando estorsioni ai danni di ditte di noleggio di videopoker e di locali pubblici, ai quali i clan imponevano il pagamento del pizzo, con versamenti che raggiungevano anche i 5mila euro mensili.
L'episodio che ha attirato le nostre attenzioni, è che uno degli affiliati al clan camorristico, era regolarmente imbarcato ed impiegato come operaio a bordo di uno dei gialli traghetti, battente bandiera italiana, che collegano la Corsica all'Italia ed alla Francia....
Una volta localizzata la nave su cui l'operaio era in servizio, i militari dell'arma napoletana hanno allertato i loro colleghi toscani, i quali a bordo di una potente motovedetta, in piena notte, hanno prima seguito e poi abbordato il traghetto in regolare servizio di linea per la Corsica, giungendo in cabina dove l'uomo veniva arrestato.
Di sicuro non deve essere stato un incubo notturno, né una sveglia piacevole per l'operaio marittimo che era arrestato e trasbordato sulla motovedetta per essere portato in caserma in quel di Piombino.
L'operazione per quanto spettacolare ed insolita è stata sicuramente agevolata dalla collaborazione del comandante del traghetto, che ha leggermente variato la propria di rotta abituale, entrando nelle acque italiane, in modo da consentire ai militari elbani l’abbordaggio ed il successivo arresto, il tutto nei pressi di Capraia mentre i passeggeri a bordo ignoravano quello che stesse accadendo.
©Mirko;
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