Vinitaly 2011 vedrà a battesimo un altro figlio d’I vigne di Fessina: Arricrìa, ETNA DOC prodotto con uve di proprietà della Tenuta di Fessina, in 15.000 bottiglie.
Ci stiamo avvicinando al debutto di questo nostro nuovo prodotto, realizzato con tutti i vitigni tradizionalmente coltivati all’ombra del Vulcano - Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, le impurità bianche autoctonee quali Carricante e Minnella -, e i preparativi fervono: alla ricerca di un’immagine che racconti bene l’anima di Arricrìa, stiamo ragionando su un’idea grafica semplice, immediata, pulita ma non banale. Fresca e suggestiva al tempo stesso. Un cono, a richiamare a’ Muntagna, formato da tante volute avvolgenti di Arricrìa. Come le millenarie sciare laviche dell’Etna, che abbracciano antichi vigneti.
Ad ispirarci, le parole e la musica straordinarie di Carlo Muratori: l’anima divisa tra la cultura popolare e la canzone d'autore più tradizionale, Muratori, oltre che poeta, è un contadino che coltiva i suoi aranceti, come racconta l'immagine sulla copertina del magnifico disco “La padrona del giardino”.
Arricrìa è "L'amore che beve": l’amore “Che ci tende la sua mano in un ultimo caldo abbraccio dentro un bicchiere siciliano”.
Arricrìa compare anche nella frase che Ignazio Buttitta fece incidere nell’insegna della storica osteria di Bagheria aperta dopo la guerra da Donna Maria: “Na’ Zza Maria cu trasi s’arricria”. Tra i tanti intellettuali che la frequentavano, anche Sciascia. Da donna Maria “i clienti sono tutti uguali”, né privilegi, né gradi.
Arricrìa, in siciliano "rincuora, rallegra, riscalda, soddisfa, diletta". L'amuri è amaru, ma arricrìa lu cori. E’ come il vino, la compagnia. E' come la poesia. E' balsamo, è fuoco. E' necessario. E' come l'Etna, che genera e protegge frutti generosi.
Venite ad assaggiarlo alla fiera di Verona: stand B24, Padiglione Sicilia.