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Arriva a Roma El Matador, spettacolo teatrale con Antonio Nobili

Creato il 29 settembre 2011 da Ilbicchierediverso

 

Arriva a Roma El Matador, spettacolo teatrale con Antonio Nobili
Antonio Nobili è uno di quei giovani cavalli di razza che sanno spiazzare per il proprio mix esplosivo di bravura, arroganza e talento allo stato puro, un attore già intervistato sulle nostre pagine e che seguiamo con grandissima attenzione.

Il nuovo spettacolo teatrale sbarcherà al Quirino di Roma il 10 ottobre e non potevamo non segnalare l’evento, esortandovi a partecipare per non perdervi una bella serata di puro e viscerale teatro.

Nobili va visto, almeno una volta, le successive saranno automatiche.

 

Buona scelta

IBD

[email protected]

 

PROVINCIA DI ROMA – AMBASCIATA D’ARGENTINA IN ITALIA – FONDAZIONE MENICONI AMEDEO
in collaborazione con
Teatro Della LunaStorta – Ass.Cult. I Raccogli Fiabe – Nobili Produzioni
presentano:

Antonio Nobili in
"EL MATADOR – Racconti Desaparecidos"

con Ylenia Oliviero

Arriva a Roma El Matador, spettacolo teatrale con Antonio Nobili

Testo e Regia: Francesco Tosti
Musiche curate da: Francesco Lombardi
Scenografia e Illuminotecnica: Teatro Quirino Service
Ufficio Grafico: Alexandra Lanini
Ufficio Stampa: Mary Ferrara (Nobili Produzioni)

 

TEATRO QUIRINO

10 OTTOBRE 2011

ORE 21,00

PER LA DATA ROMANA LO SPETTACOLO E’ A SFONDO BENEFICO. 

I proventi andranno alla "Fondazione per l’Infanzia Amedeo Meniconi"

 


“Uno spettacolo che vuole fare da eco ad un grido. Un grido che parte da una piazza, lanciato da madri che camminano intorno ad un obelisco.
La piazza è la Plaza de Mayo, a Buenos Aires (Argentina) e le madri sono donne senza più figli, le madri dei Desaparecidos.
Uno spettacolo che vuole gridare la libertà di essere bambini di fronte alla tragedia. Uno spettacolo da ascoltare, vedere e vivere per ricordare, per non dimenticare”

(Francesco Tosti)

“La prima reazione che ho avuto dopo aver letto il testo de: ‘EL MATADOR’ fu quella di essere assalito da un profondo senso di curiosità in merito ai fatti storici. Sapevo cos’erano ‘i desaparecidos’ ma non sapevo quasi nulla della loro storia prima di diventarlo. La curiosità mi portò a scoprire che questi esseri umani venivano torturati tutti, praticamente senza eccezioni, metodicamente, sadicamente, sessualmente, con elettroshock e con mezzi affogamenti [alcuni sepolti fino al collo e lasciati al sole e alla pioggia per giorni]. Regolarmente picchiati, nel modo più umiliante possibile, non allo scopo di ottenere confessioni – pochissimi di loro avevano informazioni da fornire – ma solo per spezzarli spiritualmente e fisicamente e per dar piacere ai torturatori. Molti di coloro che erano sopravvissuti alla tortura vennero successivamente uccisi…Il dramma dei desaparecidos è vivo nel protagonista, lo sente, suo zio vive in Argentina, le lettere che invia a casa e che a lui spetta leggere si fanno preoccupanti e una voce in scena gli risuona nella testa, una voce drammatica come l’urlo di una madre, ma il grido dei goal di Kempes è più forte per lui, a quelle braccia levate al cielo egli ha affidato il suo grido e con Kempes ormai spera di trovare la Sua vittoria, che la vita sembra avergli negato…
La vittoria dell’Argentina arriva ai tempi supplementari della finale
Mondiale, vittoria che lo stesso giorno si manifesta nel ritorno a casa dello zio dopo ventotto anni d’assenza e che ha la voce dei racconti di sua nonna, la quale per mantenere accese le sue speranze, gli dice che Kempes rifiutò di stringere la mano ai colonelli durante la premiazione. Insomma il lieto fine è dietro l’angolo di ogni dramma personale, ma dietro quello che è un dramma sociale la fine va ancora cercata nel profondo degli abissi.” (Antonio Nobili)

"Nello spettacolo ‘El Matador’ darò voce ai ricordi del protagonista e a quelli della stessa Argentina. Ripercorrerò qualche nozione storica per chiarire il susseguirsi  degli avvenimenti e denuncerò la gravità dell’ indifferenza subita dalle madri dei ‘desaparecidos’, donne che hanno convissuto gran parte della loro vita nell’ illusoria speranza di riabbracciare i loro figli ed i loro cari. Interpretare questo ruolo è una grande responsabilità perché è importante entrare in contatto con il loro dolore, da sempre silenzioso, coraggioso e non esasperato” (Ylenia Oliviero)

 

 

 

PRENOTAZIONI: si può prenotare collegandosi al sito: www.teatrosenzatempo.com/elmatador

 


IMPORTANTE: NON E’ POSSIBILE ACQUISTARE I BIGLIETTI PRESSO IL TEATRO QUIRINO NEMMENO LA SERA DELLO SPETTACOLO. I BIGLIETTI VANNO RITIRATI PRESSO LA SEDE DELLA FONDAZIONE MENICONI.

UFFICIO STAMPA NOBILI PRODUZIONI/ANTONIO NOBILI:

Mary Ferrara

[email protected] 

 


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