Arriva il congedo di paternità obbligatorio

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Posted on 27 marzo 2012 by Alessandra Arriva il congedo di paternità obbligatorio

Quello della maternità è uno dei punti più spinosi nel difficile cammino che porterà all’equilibrio tra i due generi, in particolare la gestione del nuovo nato a fronte di un lavoro e quindi della conciliazione tra quest’ultimo e la famiglia. Quando si trattano argomenti su questo tema, si pensa in primis alle mamme. Ma i figli sono responsabilità di entrambi i genitori.  Solo che la struttura lavorativa, coniata al maschile, non permette ai neopadri di vivere serenamente il primo periodo di vita del nuovo nato. Eppure lo sconvolgimento familiare, dovuto la nuovo arrivato,  coinvolge entrambi!

Da un articolo de “Il Mattino” si legge che finalmente è in atto un importante cambiamento sociale.

 Arriva il congedo di paternità obbligatorio. Lo prevede la riforma del Lavoro approvata dal Consiglio dei ministri, secondo quanto riferisce un comunicato della presidenza del Consiglio. A causa delle «poche risorse disponibili» il governo concentrerà la sperimentazione solo «sui temi della conciliazione» dei tempi di lavoro e la famiglia «e sul congedo di paternità», ha spiegato il ministro del Welfare Elsa Fornero in collegamento video da Roma nel corso di un convegno della Fondazione Cariplo.

Il congedo di paternità infatti “obbligherà” il neo padre per qualche giorno a vivere l’evento a fianco alla madre, cercando di scardinare il preconcetto secondo cui un figlio è solo una questione di donne.

L’importanza di questo periodo da passare con il proprio figlio appena nato è proprio quella di modificare un luogo comune, secondo cui per l’uomo, l’assenza da lavoro è una scelta e chi la fa è perché non è interessato al lavoro. Mi sembra infatti che la struttura del lavoro, coniata al maschile, usi dei parametri di valutazione che iniziano a risultare troppo stringenti anche agli uomini, che invece vorrebbero dare più spazio alla vita familiare, assumendo il ruolo di padre con accezioni diverse che nel passato.

Credo si sta avvicinando il momento in cui alcuni luoghi comuni che limitano anche gli uomini vadano messi in discussione, permettendo alla famiglia, di qualunque forma e composizione, di diventare il centro dell’attenzione sociale.