Prima ancora di vederlo distribuito nelle sale cinematografiche a fine Ottobre 2013, era passato sugli schermi della settantesima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove si è aggiudicato il Leone d’argento e ha consentito al protagonista Themis Panou di conquistarsi la Coppa Volpi.
Protagonista di una vicenda che parte dal momento in cui, nel giorno del suo undicesimo compleanno e proprio nel corso dei festeggiamenti in casa, Angeliki alias Chloe Bolota si avvicina al balcone e, in maniera del tutto inaspettata, si lancia di sotto per morire con il sorriso stampato in volto.
Un suicidio atto a spezzare la tranquillità di un’insopportabile routine quotidiana fatta di colorati palazzi residenziali destinati a creare un mondo grigio, mentre la polizia e i servizi sociali cercano in ogni modo di scoprire le motivazioni del tragico gesto e i familiari della vittima, invece, continuano a sostenere che si sia trattato soltanto di un incidente.
È ciò che è bastato al cineasta greco Alexandros Avranas per mettere in piedi i circa novantacinque minuti di visione su cui costruire Miss Violence, dramma volto a smontare in maniera feroce l’intoccabile istituzione della famiglia, soprattutto se facente parte dell’apparentemente lindo universo borghese.
Dramma che, strutturato su lentissimi ritmi di narrazione (e quasi esclusivamente tramite inquadrature fisse) e mirato a privilegiare i dialoghi, proprio grazie a questi aspetti riesce nell’intento di mantenere la indispensabile freddezza che non consenta in alcun modo di emergere al calore tipico delle immagini cinematografiche atte a ritrarre un unito nucleo familiare.
Perché, con L’italiano di Toto Cutugno inclusa nella colonna sonora e il segreto portato nella tomba dalla ragazzina che, ovviamente, finisce per rappresentare l’elemento cardine dell’evoluzione dell’elaborato, non possiamo fare a meno di dichiarare di trovarci dinanzi ad un vero e proprio “pugno nello stomaco” di celluloide tempestato di violenza intelligentemente non troppo mostrata e impreziosito dalla lodevole prova del cast; riservando i suoi momenti migliori alla fase conclusiva, quando la verità su quanto accaduto lascia decisamente soddisfatto lo spettatore.
È 30 Holding a renderlo disponibile su supporto dvd.
Francesco Lomuscio