Arriva l’Italicum renziano, un Porcellum rivisto in chiave tripolare

Creato il 20 gennaio 2014 da Candidonews @Candidonews

Un doppio turno se nessuno raggiunge il 35%, premio di maggioranza per consentire a chi vince di ottenere dal 53 al 55% dei seggi. Sbarramento al 5% per i partiti in coalizione, dell’8% per quelli che si presentano da soli. Mini liste bloccate con 6 nomi. Questo è l’Italicum, la proposta renziana di sistema elettorale, concordata con Forza Italia e ‘limata’ per andare incontro ad Alfano. (Qui maggiori dettagli)

In sostanza la nuova legge elettorale pensata da Renzi ‘adatta’ il Porcellum (creato nel sistema bipolare csx-cdx) ad un sistema tripolare, (quello di oggi con cdx-csx-grillo), istituendo un eventuale doppio turno tra i primi due raggruppamenti.

Quindi, se il Porcellum era una porcata, questa legge elettorale è una semi-porcata.

Intanto la ‘profonda sintonia’ tra un pregiudicato ineleggibile ed il Pd lascia interdetti. Così come quelli che parlano di ‘umiliazione’ di B. D’altro canto non posso far altro che provare disgusto per quelli come Fassina, Scalfari e soci. Accusare Renzi di aver inciuciato con Berlusconi quando loro stessi lo hanno fatto approvando Governi di larghe intese ed eleggendo il Capo dello Stato.

Il continuo gioco delle parti tra queste persone, la loro mancanza di coerenza, mi fa vomitare. Grillo invece mi fa rabbia. Avrebbe potuto provare a scardinare tutto ed invece si è trincerato dietro un ‘sono tutti uguali’, non prendendosi responsabilità, lavandosene le mani.

Renzi, Berlusconi, Grillo da una parte. Alfano, Letta, Napolitano dall’altra. Niente di buono..

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Sarà logico, comprensibile, normale.. tutto quel che volete ma la verità è che se qualche mese fa molti parlavano di Berlusconi finito (Renzi compreso) oggi Berlusconi risulta essere uno dei Padri Fondatori della prossima legge elettorale nonchè delle future regole.

Allora decidiamoci, se il Cavaliere è un pregiudicato ed è finito politicamente con lui non si dovrebbe trattare, se lo si interpella lo si riconosce come leader politico e quindi come interlocutore credibile.

Alla fine, si dirà, chi decide è il popolo, con il voto. Bene. Berlusconi non si può presentare al voto perchè interdetto ed inelegibile. Ma lo stesso vale per Grillo, pregiudicato e non candidabile eppure leader politico e pienamente presente sulla scena politica.

Come uscirne? Con la coerenza. Ovvero, andare avanti per la propria strada con una proposta senza trattare con chi ha dimostrato di non essere affidabile. Ovvero Berlusconi e Grillo.

Renzi avrebbe dovuto presentare una propria proposta senza ‘concordarla‘ prima con questo o quello. In Parlamento avrebbe dovuto ‘modificarla’ leggermente per raggiungere una convergenza massima.

Accordarsi con Berlusconi è un errore. Come lo è stato farci un Governo ed eleggerci un Presidente della Repubblica. Quindi, tranne Civati, nessuno nel PD può dare lezioni a Renzi.

Comunque tra qualche settimana Berlusconi userà l’accordo sulla legge elettorale come arma di ricatto sulla sentenza di condanna. Minaccerà di rovesciare il tavolo senza il salvacondotto.

Infine, una riflessione nel merito della legge.

Se le liste bloccate ci hanno regalato parlamentari nominati come Razzi e soci, le preferenze ci hanno dato gente come Fiorito, Sbardella ed altri campioni di clientele. Idem per il maggioritario, con elezione diretta del candidato ma con la candidatura comunque stabilita dalle segreterie.

Insomma, più che problema di liste, il problema è il nostro essere italiani.