Arriva l’Udinese, cambiare passo si può

Creato il 01 marzo 2014 da Ilnazionale @ilNazionale

1° MARZO – Quante cose possono cambiare in una settimana. Dopo il pareggio preziosissimo conquistato a S.Siro domenica scorsa il Cagliari sembra avere messo da parte, almeno per il momento, tutte le inquietudini e le tensioni di sette giorni fa. La squadra sta ritrovando piano la sua tranquillità e quel punticino strappato all’Inter grazie a un gol su rigore – benché dubbio – di Pinilla è stato una boccata d’ossigeno in un periodo non facile sotto tutti i punti di vista. I rossoblù di fronte agli undici di Mazzarri hanno mostrato grande personalità e la scelta di Lopez di puntare su Vecino a centrocampo e Adryan come trequartista dal primo minuto, con Cossu a fare da playmaker, ha dato buoni frutti. Certo, qualche pecca non è mancata, sia in difesa, dove Avelar, schierato al posto di Murru, ha dovuto faticare parecchio sulla sinistra per contenere le cavalcate di Guarin, sia in attacco, con un Ibarbo, preferito a Sau, non ancora al top della forma ma autore di una prestazione degna di nota. Insomma, un segno X che fa sorridere tutti e lascia ben sperare soprattutto in vista dell’importantissima sfida di domenica prossima contro l’Udinese di Guidolin.

I friulani arrivano in Sardegna forti di quattro risultati utili consecutivi, con due vittorie e due pareggi che permettono loro di consolidarsi in una posizione di classifica tranquilla a quota ventotto punti (insieme alla Sampdoria e all’Atalanta). Complessivamente i precedenti in Serie A e in Serie B sono di marca bianconera con 23 vittorie su 53 incontri ufficiali, contro le 11 vittorie dei sardi. Per 18 volte invece il match si è concluso in parità. Diverso discorso se si parla delle partite giocate in casa del Cagliari: 9 vittorie per gli isolani, contro le 8 degli ospiti e 9 pareggi. La prima sfida in campionato risale alla primavera del 1932, quando ancora si giocava nel glorioso stadio Amsicora e in panchina sedeva il “mostro sacro” Ernest “Egri” Erbstein: finì a reti inviolate. Qualche anno dopo la società, travolta dai debiti, sarebbe scivolata verso il fallimento e il mister ungherese nel 1949 sarebbe morto nella strage si Superga. 

La prima delle vittorie casalinghe del Cagliari è datata 1955, con un due zero siglato dalla doppietta di Regalia, ma per vedere l’Udinese vittoriosa al S. Elia bisognerà attendere molto a lungo, esattamente al campionato 1993\1994: l’ex di turno Branca e Statuto piegarono gli uomini di Radice; solo la rete di Max Allegri rese meno amara la sconfitta.

La vittoria più sonora contro i friulani è datata invece 1995\1996: 4-1 pirotecnico e il bomber Roberto Muzzi grande protagonista. Lo stesso Muzzi che nel 1999\2000, questa volta con la maglia bianconera, avrebbe contribuito regalato alla sua squadra la terza vittoria di fila in terra sarda, affossando un Cagliari prossimo alla Serie B.

In tempi recenti, i rossoblù non vincono dal 18 gennaio 2009 quando Biondini e Conti siglarono un secco 2 a zero e da allora sino allo scorso campionato gli ospiti hanno sempre fatto punti in Sardegna. Da dimenticare quella sconfitta per quattro a zero senza attenuanti nel campionato 2011\2012.

Domenica alle 12:30 Lopez, privo di Ekdal e dello squalificato Conti, dovrebbe confermare la formazione schierata a Milano, questa volta però con Perico a destra e Dessena ad affiancare Cossu e Vecino a centrocampo; in attacco Pinilla e Ibarbo, sorretti dal promettente Adryan. Guidolin invece non avrà a disposizione lo squalificato Domizzi, così come Bubnjic e l’ex della giornata Andrea Lazzari, ma dovrebbe optare per un complesso 3-5-1-1 facendo affidamento sul capitano Di Natale.

Lopez lo sa bene. Contro questa Udinese sarà battaglia, ma cambiare passo si può e si deve.

Gianmarco Cossu

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