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Arriva nelle case degli italiani l’ultima balla di Berlusconi

Creato il 16 febbraio 2013 da Societa' Critica @societacritica

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In questi giorni stanno arrivando agli italiani delle lettere firmate da Silvio Berlusconi che certificano la volontà di restituire l’IMU ai contribuenti qualora il PDL dovesse riandare al governo. Si tratta dell’ennesima balla promessa dal Cavaliere, una “polpetta avvelenata” come l’ha definita Mario Monti che ha come uno scopo quello di far convergere sul proprio partito i voti delle persone oppresse dalla crisi, ma che non ha nessun fondamento politico ed economico. In Italia il sistema delle imposte come è noto, va rivisto e razionalizzato, siamo uno dei paesi con la pressione fiscale più alta del mondo, dovuta soprattutto all’inefficienza nell’amministrazione pubblica e alla corruzione dello Stato, che è dilagata negli ultimi anni. Che il prossimo governo però si metta a restituire assegni con l’importo delle tasse già pagate, un po’ come fa la Caritas alle mense dei senzatetto distribuendo pasti caldi, è un’ idea micidiale e pericolosa che solo la mente populista e spregiudicata di Berlusconi poteva partorire. Nel dopoguerra Achille Lauro per farsi eleggere sindaco di Napoli prometteva per ogni preferenza accordatagli un chilo di pasta, oppure ancor più efficacemente una scarpa sinistra prima del voto e la scarpa destra dopo il voto. Così l’armatore di Napoli si garantiva centinaia di migliaia di preferenze blindando la sua elezione e giocando sulla disperazione e la fame della gente.

Parimenti ora Berlusconi si è inventato la proposta insidiosa di restituire le tasse, idea che al di fuori dell’Italia sarebbe accolta da un ilarità generale e che invece da noi viene presa sul serio per il masochismo imperituro di alcuni nostri connazionali. La restituzione dell’IMU se applicata sconquasserebbe ancor di più le casse delle stato e ci porterebbe ad aumentare a dismisura il nostro debito pubblico che già sfiora cifre insostenibili. Come è noto infatti una rimodulazione fiscale è possibile solamente dopo un riammodernamento dello stato e una concezione più virtuosa della spesa pubblica, ogni misura presa prima di queste riforme sarebbe vana e ci porterebbe sempre più vicino al baratro.

Ma chi può dare ancora credito alle panzane propalate da Berlusconi e dalla sua schiera di servitori che lo sostengono in ogni sua deriva populista e plebiscitaria? Soprattutto le persone con un’istruzione limitata, e gli anziani, che si informano solamente attraverso la televisione su cui dilagano le proposte choc del Cavaliere,senza dimentacare qualche invasato berlusconiano che ancora crede alla rivoluzione liberale sempre promessa dall’alleanza fallimentare Pdl – Lega nord. La maggior parte degli elettori, che non si ciba solamente al desco della tv, ma si informa su internet confrontando più fonti, e che ha una visione più organica e completa della crisi italiana, è cosciente che una soluzione non può arrivare dalla scorciatoia rappresentata dall’abolizione delle tasse, e non cadrà nel tranello architettato dalla fallimentare classe dirigente del pdl, ma sceglierà altre strade. Nelle elezioni che si profilano ogni voto ha uno suo perché e una propria dignità. Chi vota PD vota l’alternativa più forte ed “istituzionale” ai 5 anni di governo della destra, chi vota Sel cerca un’uscita dalla crisi marcatamente di sinistra, chi sceglie Monti sceglie il rigore che il più delle volte è sembrato sensato e soprattutto ineludibile, chi preferisce Beppe Grillo sceglie una linea di rottura che può rappresentare un incognita ma anche una prospettiva nuova da cui ripartire, chi sostiene Oscar Giannino sostiene una via con sempre meno Stato e più mercato. Tutte queste sono opzioni degne che hanno in sé una parte di risposta alle sfide del futuro, l’unica scelta veramente indegna rimane il voto a Berlusconi. Chi accorda il proprio consenso ancora una volta al PDL, sostiene di nuovo il piazzista della politica che negli ultimi 20 anni ha sfregiato la Costituzione italiana, ha massacrato le istituzioni, e che due giorni fa giustificava addirittura la corruzione. Ogni voto è legittimo, sicuramente però un voto dato a Berlusconi non è degno di una persona intelligente o che si definisce tale.


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