Arriva Timeshifters!

Da Lerigo Onofrio Ligure @LerigoOLigure
Così dopo tutto questo tempo e dopo tante fatiche il menestrello vostro è riuscito nell'ardua impresa, dopo aver pensato di non riuscire, quando aveva smesso di cercare e persino mentre pensava di lasciar perdere editori e autopubblicazioni, ecco che arriva Timeshifters:

Il menestrello deve ringraziare l'editore che lo ha sopportato in questa vera e propria odissea, tra domande e insistenze, come deve ringraziare chi lo ha aiutato ad arrivarci e in primis questo ringraziamento va a Bestia (Ilaria), che mi fornisce sempre consulenze e consigli. Infine grazie a tutti voi che avete letto queste pagine e avete spronato il menestrello a proseguire.
Per chiudere in bellezza, un pezzetto del racconto, disponibile in tutti gli store online.
Buona lettura!
A dire il vero non so bene da dove sia arrivato, sta di fatto che il mio nome è Morrigan, ma non sono sempre stata chiamata in questo modo, una volta ero una persona completamente diversa. Credo che iniziò tutto quando andai via di casa, ero una ragazza di appena vent'anni, impelagata come tutti nella scoperta della mia vita da adulta, sicuramente oppressa dalle prove a cui mi sottoponevo per dimostrare al resto del mondo che potevo cavarmela, senza rendermi conto che stavo sprofondando nella spirale che inghiotte tutta l'umanità. Avevo trovato un lavoro decente, una casa piccola e accogliente da arredare a piacimento e tante altre cose che potevano tenermi impegnata fino a trovare un uomo con cui condividere la vita. Tentavo inutilmente di rendermi indipendente e finii per condannarmi alla stessa vita che non avrei mai voluto fare, imprigionata dai doveri di un’adulta. Quando rimasi incinta compresi. C'erano voluti sei anni per capire ciò che non andasse nella mia vita e dieci minuti per rimettere insieme i pezzi: decisi di abortire, mandando a monte la mia relazione e lasciai il lavoro per andarmene dalla città che mi aveva vista tanto stupida. Volevo e potevo essere libera, ottenere qualsiasi cosa e quando finalmente ero sola nella mia macchina, diretta verso il Texas compresi che avevo fatto il mio primo passo verso ciò che volevo diventare. Fu allora che conobbi il professor Hubert Silver: un vecchietto simpatico che passava le giornate lavorando nel proprio laboratorio, a cui serviva una domestica per rassettare la casa un paio di volte a settimana. Il professore sembrava ossessionato dalla leggendaria pietra filosofale, dai libri che vedevo nella sua immensa libreria aveva passato una vita a studiarne le leggende, ma il suo passato di professore di fisica lo rendeva l’uomo perfetto per una simile passione. Non ricordo quanto tempo restai in quella piccola cittadina del Texas, ma al mio trentesimo compleanno Silver mi regalò una collana d'oro e diamanti, rifinita elegantemente e dall'aspetto fin troppo costoso per un professore dell'università pubblica. Accettai promettendo di passare da lui il giorno seguente per festeggiare, ma andai a far valutare la collana. La purezza dell'oro e dei diamanti ne faceva uno dei gioielli più preziosi al mondo e benché neanche il valutatore credesse a quei dati, la somma che mi venne offerta superava quella di cui avessi bisogno per vivere in quella cittadina per alcuni decenni. Rifiutai.
Timeshifters