Dopo aver dato vita alla molto amata Leggereditore, costola tutta al femminile dedicata a uscite romance e paranormali, la Fanucci ha deciso di allargare i propri orizzonti e accontentare anche gli appassionati del genere Crime e Thriller. Sarà TimeCrime il nuovo marchio editoriale che dal 6 Gennaio soddisferà i lettori di romanzi al cardiopalma che esplorano gli oscuri meandri della mente umana.Prezzi contenuti, formato rilegato con sovracoperta e cover di classe confermano la fama che la Fanucci è riuscita a guadagnarsi nell'anno 2011, che ha visto tale Casa Editrice salire sul podio delle più apprezzate di Italia. TimeCrime promette emozioni forti, autori di fama mondiale e grande suspance con spy-story, mystery e horror che mozzeranno il fiato. L'etichetta esordirà con tre titoli di tutto rispetto che non posso non presentarvi!
Arriva in anteprima mondiale, l’attesissimo romanzo crime di William Landay, un thriller emozionante che lascia il lettore con il fiato sospeso grazie a colpi di scena imprevedibili.
Andy Barber, da più di vent’anni braccio destro del procuratore distrettuale, è un uomo rispettato, un marito e un padre devoto, e ha davanti a sé una carriera sicura. Sa bene cosa può nascondere la vita di una persona, quali colpe possono essere taciute, ma la sua è un’esistenza serena e l’amore per sua moglie e suo figlio non ha limiti. Tutto sembra andare per il verso giusto per lui e la sua famiglia.
Ma certe convinzioni a volte sono esposte ai capricci del destino o alle conseguenze di piccoli gesti. Così, un giorno, quasi per caso, piomba su di loro un’accusa inaudita: il figlio di Andy, Jacob, poco più che un bambino, viene indagato per omicidio. Un suo compagno di classe è stato accoltellato nel parco poco prima dell’inizio delle lezioni. Il ragazzo proclama la propria innocenza e Andy gli crede. Ma c’è qualcosa che non torna, l’impianto accusatorio è dannatamente convincente: e se qualcosa fosse sfuggito all’attenzione di Andy? E se i quattordici anni di vita del figlio non fossero sufficienti per capire chi è realmente? E se Jacob, suo figlio, fosse alla fine un assassino?
* * *Torna Karin Slaughter, regina del genere thriller americano, con una storia al cardiopalma che non lascerà superstiti.
Data di pubblicazione: 6 Gennaio 2012Prezzo: 7.70 EuroPagine: 512
Quando l’agente Michael Ormewood, del dipartimento di polizia di Atlanta, viene chiamato in un quartiere popolare di Atlanta, si trova di fronte ad un omicidio brutale: Aleesha Monroe giace in un lago di sangue, il corpo orribilmente mutilato. Ora dopo ora, appare evidente che l’omicidio della donna non è tuttavia destinato a rimanere isolato: poco dopo, il cadavere mutilato della vicina di casa di Michael, Cynthia Barrett, viene trovato nel cortile posteriore della sua villetta. Ormewood si trova costretto a collaborare con l’agente del Georgia Bureau of Investigation Will Trent, un uomo che detesta, perché l’omicidio sembra avere parecchie somiglianze con altri due crimini verificatisi nello Stato. Eppure, qualcosa non torna: tra i diversi casi ci sono delle incongruenze, dei dettagli che aprono la strada a ipotesi investigative diverse. Forse non si è in presenza di un unico serial killer, forse il mistero celato dietro la morte delle due donne è inestricabilmente legato a un passato che rifiuta di essere sepolto…
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Case Rosse, minuscolo borgo nell’Appennino tosco-emiliano, ha un primato: è la sede del commissariato più piccolo d’Italia, diretto da Roberto Serra – che viene da Roma ed è considerato uno de fòra – con l’aiuto dell’agente Manzini. Non succede mai nulla se non qualche rissa tra ubriachi il sabato sera. Ma la notte del Capodanno del 1995 una telefonata sveglia Manzini in piena notte. Ci sono tre cadaveri al Prà grand, uccisi senza pietà. I due poliziotti accorrono sul luogo del delitto e vi trovano il sindaco del paese e alcuni curiosi che hanno compromesso irrimediabilmente la scena del crimine. Uno spettacolo raccapricciante si presenta ai loro occhi: un uomo, una donna e una bambina sono stati colpiti a morte da distanza ravvicinata con un fucile. È un’esecuzione, senza alcun dubbio. Ma non ci sono schizzi di sangue intorno alle vittime e la loro posizione non combacia con la traiettoria degli spari. A chi appartengono questi corpi così straziati che chiedono giustizia? Chi ha violato la pace di quel piccolo paese perso tra le montagne, e per quale motivo?
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