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Arriva Warlords of Draenor su World of Warcraft

Creato il 05 settembre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

“Ten years of Warcraft” recitavano le prime parole della cinematic di World of Warcraft nell’ormai lontano 2004, anno in cui la Blizzard lanciò il suo titolo più vasto e ambizioso. Ebbene sono passati quasi dieci anni anche per il re dei MMORPG e sono uscite ben quattro espansioni da allora, espansioni che hanno permesso ai giocatori di scoprire nuovi continenti o mondi (The Burning Crusade, Wrath of the Lich King, Mists of Pandaria) o che hanno cambiato Azeroth irreversibilmente (Cataclysm); ed è cambiato molto anche il gioco in sé, si è evoluto e ha cercato di modernizzarsi, di rimanere attuale e di riuscire a competere con la nuova concorrenza. Incredibilmente Blizzard ci è riuscita, a distanza di dieci anni WoW rimane il MMORPG con canone mensile che detiene la maggiore fetta di mercato con una larga manica di vantaggio rispetto alla concorrenza. Senza timore e con la speranza di altrettanti anni di successo (e guadagni) è stata così annunciata la quinta espansione: Warlords of Draenor.

Attualmente in fase di beta testing, dal 13 Novembre 2014, data di lancio ufficiale, WoD ci porterà indietro nel tempo in un mondo a noi già noto, ma allo stesso tempo inesplorato, ovvero Draenor (le Outlands) prima dell’apertura dei Dark Portals, quando ancora gli orchi divisi in tribù comandate da capoguerra (i Warlords) erano di pelle rossiccia e i Draenei abitavano pacificamente Shadowmoon Valley. Una mossa bizzarra quella di ambientare un’intera espansione nel passato, ma senza dubbio d’effetto in quanto farà la felicità dei fan più incalliti del lore di Warcraft e allo stesso tempo permetterà di introdurre a un’audience più vasta la storia passata degli orchi, per quanto ora essa non sarà più canonica a causa dell’intervento di Garrosh Malogrido che cercherà di alterare il passato per cambiare il presente.

Parlando di gameplay i giocatori avranno finalmente l’opportunità di raggiungere il livello 100 imparando sulla via nuovi talenti e nuovi“perk” che potenzieranno le abilità già ottenute.
Verranno ora eliminate alcune statistiche dei personaggi come la parata e la schivata e ne compariranno di nuove come la velocità di corsa; non si potranno più riforgiare armi e armature e finalmente i numeri stratosferici che caratterizzavano i combattimenti (danni, cure, punti vita, ecc.) saranno ridotti del 90% circa: insomma, una semplificazione generale, ma gli sviluppatori assicurano che è indispensabile ai fini di un divertimento maggiore. Blizzard ha deciso inoltre di rendere la fase di leveling più interessante introducendo eventi dinamici, jumping puzzles e World Bosses, elementi che erano piaciuti molto in Mists of Pandaria e che daranno un po’ di varietà ad un’architettura che inizia a sentire il peso degli anni. Ovviamente saranno introdotti nuovi dungeon e raid che seguiranno lo sviluppo della storia, ma ci sarà pure il revamp di alcuni dungeon classici. I raid saranno ora divisi in tre livelli di difficoltà (Normale, Eroica e Mitica) e permetteranno anche gruppi di 20 giocatori al posto dei classici 25. Troviamo anche una prima comparsa dell’housing istanziato sotto forma di Guarnigioni, piccoli villaggi (che ricordano molto quelli di Warcraft III) che si evolveranno secondo i gusti e le preferenze del proprietario. Numerose le novità sul fronte competitivo, con l’introduzione di una nuova zona world-PvP e il rifacimento del sistema di punteggi per i battlegrounds e le arene. Dal punto di vista tecnico infine troviamo un rifacimento completo dei personaggi con texture in HD e modelli poligonali molto più complessi e dettagliati rispetto a prima.

Insomma Warlords of Draenor si presenta come una ventata di freschezza e novità, soprattutto dopo i numerosi mesi di noia successivi all’uscita della patch 5.4. Il prezzo ufficiale dell’espansione è di €45, decisamente superiore rispetto alle precedenti, e si spera che sia giustificato. Non ci resta che attendere e sperare che Blizzard riesca a fare il botto e a far tornare a giocare molti fan rimasti delusi dai cambiamenti introdotti da Cataclysm e Mists of Pandaria.

A cura di Tomass T. Vadi

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