Ottobre è il mese della paura e dei mostri… e su GiGi non possono mancare consigli su libri e film d’occasione. Cominciamo con una coppia di novità di recente uscita: un romanzo e un film d’animazione, mostruosi ed esilaranti, per lettori che apprezzano il grottesco e l’avventura.
Ponteratto è un posto assai curioso da esplorare: sebbene a prima vista possa apparire una normale cittadina, con i suoi palazzi aguzzi e le vie acciottolate, i dintorni boscosi, il mercato affollato di signore alla moda e l’ancor più gremita Sala Brevetti, meta di frotte di inventori, è nel suo sottosuolo che si trovano le cose più interessanti. Lì vivono strane creature come i troll-in-scatola, i cavoli-in-testa, le donne coniglio, i tassi trottanti e… Arthur! Ma cosa ci fa un ragazzino in mezzo a esseri così singolari?
Arrivano i mostri!, di Alan Snow, traduzione di Angela Ragusa, Mondadori 2014, 17€. E-book disponibile, 6,99€
Arthur è un il protagonista di Arrivano i mostri! dello scrittore e illustratore inglese Alan Snow, primo volume delle bizzarre Cronache di Ponteratto. In occasione dell’uscita nelle sale cinematografiche dell’adattamento cinematografico, intitolato Boxtrolls – Le scatole magiche, la casa editrice Mondadori ha pensato bene di riportare in libreria la serie di avventure che vedono Arthur, abitante del sottomondo, e i suoi amici impegnati a sgominare una pericolosa banda di malviventi.
Tutto comincia quando il ragazzo, inviato in superficie dal nonno affinché si procuri una scorta di cibo, s’imbatte in una misteriosa congrega di cacciatori di frodo di formaggi: uomini in sella a strane cavalcature che inseguono le forme di cacio selvatiche che pascolano nella brughiera. Le stesse canaglie, guidate dal pericoloso Archibald Arraffa, stanno sigillando tutti gli accessi alle gallerie che scorrono sotto la città e stanno facendo sparire numerosi esemplari di animali e tutte le creature del sottosuolo che capitano loro a tiro, con malevole e complicate intenzioni.
Per fortuna Arthur, pur lontano dalla sua casa e dal suo unico parente, trova fortuitamente degli alleati nell’avvocato Willbury Spizzico, nell’inventrice Marjorie e nella ciurma della Lavanderia Nautica Pontertatto, che lo aiuteranno a penetrare nei meandri della Casa del Cacio e scoprire le diaboliche macchinazioni che hanno luogo nei suoi laboratori segreti.
Arrivano i mostri! è un’avventura rocambolesca senza un attimo di tregua, che precipita i lettori da 9 anni in su in una spirale di misteri e divertimenti. Basta soltanto dare un’occhiata ai nomi dei luoghi e personaggi soprannominati per capire Alan Snow ha immaginato e disegnato con un pennino appuntito un mondo in bilico fra passato vittoriano e immaginario fantastico, popolato di esseri stravaganti, che appartengono sia al regno umano che animale (ratti e cornacchie parlanti), ma anche alla tradizione del fantasy (i troll) e dell’avventura (i pirati lavandai, il prigioniero con i calzari di ferro), oltre che di invenzioni e marchingegni degni della più immaginifica narrativa steampunk.
Per destreggiarsi nell’intricato ma godibilissimo puzzle narrativo di Ponteratto sono utili sia una propensione ad apprezzare il genere grottesco e l’umorismo non-sense all’inglese, sia una buona dose di intrepidezza: il racconto non fa proprio paura, ma sorprende a più riprese.
Se la storia originalissima e surreale non vi ha sufficientemente allettato, lasciatevi conquistare dalle illustrazioni dell’autore, che occhieggiano alle incisioni ottocentesche e ai fumetti contemporanei, e dai suoi personaggi, un po’ mostri, un po’ buffe caricature. Li trovate tutti minuziosamente ritratti nella “tassonomia” stampata all’inizio del libro e che potete consultare anche sul bellissimo sito animato dedicato ai libri della serie (tutto in inglese), che provvede anche a disegni da colorare e attività da stampare e completare.
Boxtrolls – Le scatole magiche, di Anthony Stacchi, Graham Annable, animazione, 100′, USA 2014.
E una volta finito di leggere il libro… precipitatevi al cinema a vedere Boxtrolls – Le scatole magiche, lungometraggio d’animazione attualmente in sala (qui il sito ufficiale), liberamente ispirato ad Arrivano i mostri!.
Quando si tratta di adattamenti cinematografici di romanzi preesistenti, il gioco delle differenze fra libro e film viene spontaneo. In questo caso i punti di contatto sono più nello spirito dell’opera, che nei personaggi e negli episodi delle due versioni. Come rivela già il titolo, protagonisti della pellicola d’animazione realizzata dallo studio Laika (già creatori dei bellissimi Coraline e Paranorman) sono i troll-in-scatola, ovvero boxtrolls.
Buffe creature che portano con sé il proprio guscio-casa fatto di scatole di cartone, i troll vivono nel sottosuolo, dove hanno costruito una città-congegno fatta di pezzi di recupero e oggetti sgraffignati in superficie. Sarebbe più corretto dire che lì si nascondo, dal momento che gli umani li temono come mostri, perché qualcuno ha diffuso la leggenda che i troll rapiscono e divorano i bambini. Eppure fra di loro vive proprio un bambino, soprannominato Uovo (dall’immagine della scatola con cui si veste), rimasto orfano e accolto con amore fra rifiuti e invenzioni.
Quando il temibile e losco Arraffa con il suo trio di scagnozzi decidono di sterminare tutti i troll, per conquistare il favore dei notabili della città ed essere ammessi nella prestigiosa sala di degustazione di Lord Gorgon-zole, Uovo è costretto a venire allo scoperto e “travestirsi” da umano per salvare i suoi amici e far emergere la verità sul mondo sotterraneo.
A livello narrativo, dove Arrivano i mostri! ricrea un universo parallelo in cui convivono creature differenti, Boxtrolls – Le scatole magiche gioca la carta della contrapposizione fra mostri, brutti ma simpatici, e umani raffinati ma ridicoli, fra il giocoso mondo di sotto e la contegnosa città di superficie. Essa viene rinominata nel film Pontecacio, luogo consacrato alla contemplazione e all’assaggio di formaggi erborinati e stagionati. Immagino già molti piccoli spettatori storcere il naso di fronte ai “profumi” pungenti evocati dai protagonisti!
Tutto il film si rivolge ad un pubblico di ragazzini non troppo schizzinosi, da 8/9 anni in su, infarcito com’è di situazioni comiche e grottesche, di personaggi impertinenti e maleducati. Si ride, ci si spaventa, ogni tanto si storce il naso per qualche esagerazione di troppo e perché non sono state maggiormente sfruttate le molteplici idee e le situazioni del romanzo originale, in favore di una trama leggermente scontata.
Dal punto di vista dell’animazione, Boxtrolls – Le scatole magiche è un altro esempio magistrale della raffinata tecnica messa a punto dallo studio Laika nell’animazione di figure e modelli in plastilina. Le creature minuziosamente scolpite, che completano le illustrazioni di Alan Snow con dettagli materici e colori crepuscolari, e gli ambienti curati fin nei minimi dettagli prendono vita passo dopo passo, in sequenze dinamiche e immaginifiche, dove anche i particolari sonori fanno la loro parte. Un meraviglioso carosello per occhi e orecchie, che persegue la carta dell’originalità e della bizzarria, lungo il solco tracciato dalle Cronache di Ponteratto.
Per lo spettatore adulto, lo spirito irriverente di libro e film ha un paragone calzante con gli sketch surreali dei Monty Python, con tanto di citazione dal film Il senso della vita. Non a caso è proprio uno degli ex-membri del gruppo di comici inglesi, Eric Idle, a firmare musica e testi della canzone di chiusura The Boxtrolls Song!
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