Arrivano le zanzare, chi chiamerai?

Creato il 26 maggio 2010 da Progettiambiente

fonte immagine: menef8.it

Arriva l’estate, il tanto atteso caldo, il sole e anche le ferie, evviva! E come sempre, arrivano le zanzare: sempre più grosse, sempre più assetate e sempre più mal sopportate in ognuna delle loro forme. L’antizanzare che ho in casa ha una bella etichetta “pericoloso per l’ambiente”, è da “utilizzare solo in luoghi ben ventilati”, “altamente tossico per gli organismi acquatici”, da “conservare lontano da alimenti e mangimi” e infine “se usato in camera da letto (e dove se no?), questa va areata”.

Negli ingredienti 100 g di prodotto ne contengono 13,4 di Transflutrina (ingrediente tossico per inalazione, ma con effetti non rilevanti sull’uomo) e altre sostanze inerti non meglio identificate. Inoltre devo tenere il diffusore nella presa della corrente 24 ore su 24.

A parte il consumo inutile di elettricità e la spesa, qui c’è da vedere chi abbiamo intenzione di eliminare prima, noi o le zanzare? Non facciamo inutili allarmismi, ma nella lotta all’ultimo sangue sta prendendo piede un nuovo strumento che è capace di eliminare fino a 2000 zanzare a notte dai paraggi delle nostre case, con tutto sommato un disturbo decisamente irrisorio per gli umani e una ottima compatibilità ambientale. Si tratta di una residenza alternativa per alcuni simpatici animali, spesso battezzata come bat-house o bat-box. Ovvero “casa per pipistrelli”.

I pipistrelli nelle città fanno sempre più fatica a trovare un riparo, rimangono incastrati fra le tegole o i tubi, oppure cercano improbabili nascondigli nelle nostre men-house, con tutti i problemi conseguenti. Ecco allora che si può acquistare, mediamente a un prezzo sui 20 euro, una piccola casettina studiata apposta per i divora-zanzare da mettere sotto il balcone o in giardino o in altri punti strategici, seguendo alcune semplici regole. Ci guadagnamo un simpatico amico che tiene d’occhio le nostre finestre e che avendo il suo da fare la notte, di giorno dorme nella sua piccola casettina. In inverno semplicemente la lascia libera perchè il pipistrello va a cercarsi ripari di lungo termine, come le grotte, in gruppo con gli altri suoi simili.

Ricordiamo poi anche per i più sensibili che il pipistrello è una specie in via di estinzione e c’è un programma denominato BAT, che cerca a livello europeo di rilanciarne la riproduzione.

Per chi vuole risparmiare e dilettarsi nella produzione del suo cantuccio per pipistrelli, ci sono i consigli di questa utilissima guida preparata ai cittadini dal Comune di Brescia.

http://www.comune.brescia.it/NR/rdonlyres/B16BBBA9-8AA2-44CB-95B6-5AC0686CC0A9/0/COSTRUIREUNABATBOX.pdf

Autore: Samuele Falcone