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Arrivati a Reggio Calabria e Trapani oltre due mila migranti africani. Un’eritrea: “Ecco come sono morti i miei compagni”

Creato il 17 luglio 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

C’era anche un migrante morto tra i 1.023 arrivati ieri mattina al porto di Reggio Calabria a bordo della nave militare San Giorgio. Secondo quanto si è appreso, l’uomo è stato ripescato già cadavere in mare e sarebbe annegato in uno dei tanti viaggi della speranza nel Mediterraneo. Sulla nave 798 uomini, 84 donne e 141 minori. Nel porto di Trapani altri 1.158 migranti a bordo della nave Etna salvati nei giorni scorsi.

(livesicilia.it)

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I consueti viaggi della speranza organizzati dalla stessa organizzazione criminale. Intanto sono stati fermati quattro presunti scafisti, due tunisini, un eritreo e un somalo, che farebbero parte delle unità con a bordo complessivamente 470 migranti, soccorse in mare nel canale di Sicilia dalla nave militare Fenice sbarcata martedì a Pozzallo, nel ragusano. Secondo l’accusa sarebbero partiti tutti insieme per viaggi promossi dalla stessa organizzazione criminale.

La testimonianza di una donna eritrea: “Così ho visto morire i miei compagni”. Fra i testi sentiti dalla squadra mobile di Ragusa per pervenire al fermo dei quattro scafisti c’è anche una testimone eritrea che ha detto di aver visto morire tre suoi compagni di viaggio “per mancanza di acqua ma anche per le violente percosse subite”. La donna ha viaggiato sui “barconi” della speranza insieme alle due figlie di 13 e 2 anni. Agli inquirenti ha raccontato la sua odissea per raggiungere l’Italia rivelando che durante il viaggio di attraversamento del deserto, a bordo di un camion, dopo essere partita dall’Eritrea insieme ad altri 106 suoi connazionali fino a una città libica, ha visto morire tre migranti. Sui camion “trovavamo posto come bestie e gli appartenenti all’organizzazione si sono dimostrati molto cattivi. Molti sono stati picchiati anche per piccole mancanze”.


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