"Filippo! - dice imbarazzata la madre. - Prego, entra!"Ata sente l'emozione salirle in gola e otturarle le orecchie.Resta imbambolata, mentre le altre lo salutano e lo fanno accomodare."Ciao Ata". Le dice lui sorridendo."Ciao". Riesce a malapena a pronunciare lei."Qual buon vento ti porta qui?" Domanda la nonna gentile.Filippo si passa una mano tra i capelli.Lo fa sempre quando è nervoso."Be', ecco... - risponde, - è dal matrimonio che non ci vediamo e..., lo sapete, più di un tot non riesco a stare lontano da qui". Conclude sorridendo.Le altre ridono imbarazzate."Ma tu puoi venire quando vuoi. - replica la madre guardando Ata di sottecchi. - Sei sempre il benvenuto".'Ecco, - pensa lei mettendo le patate nel ruoto, - quando uno è di casa, anche se ti ha spezzato il cuore, te lo trovi sempre davanti'.Filippo la guarda.Serio, intenso.Le altre trattengono il fiato e osservano Ata, che continua a tenere gli occhi bassi, fissi su quello che sta facendo."Ata, - propone lui, - che ne diresti se facessimo quattro passi?"Lei serra le labbra.Le altre li guardano.La tensione si taglia col coltello."Mi dispiace, - risponde lei, - ma, come vedi, ho da fare".Si volta e va verso il frigorifero.Le altre si girano verso Filippo.Il suo sguardo è indecifrabile, però.Ata prende il pollo e lo posa sul tavolo."Oh, - esclama lui, - da quanto tempo non mangio il pollo che solo tu sai fare!"E sorride cercando di stemperare la tensione.'Che faccia tosta!' Pensa lei.Stringe le labbra e prende un coltello lungo e affilato.L'osserva attentamente, mentre le altre deglutiscono."Atina, - dice Liz con una risatina nervosa, - che vuoi fare?"Lei la guarda di sbieco."Mi serve per tagliare. - risponde stizzita. - Cos'è, non hai mai cucinato un pollo?""Ehehehe... - replica confusa la cugina, - lo sai che io ho altri interessi"."Su, basta. - interviene la nonna. - Voi due, sempre a punzecchiarvi".Filippo ride, poi si rivolge a Lò: "E tu, che dici? Come mai stai vicino a zia Ata zitto zitto?"Il bambino lo fissa ostile."Zia Ata è la più bella di tutte!" Grida Lò rabbioso."Più bella tutte!" Ripete Nà.Lei alza il capo di colpo, sbalordita e un po' orgogliosa.Filippo si apre in un largo sorriso."Certo!" Esclama.Le altre tirano un sospiro di sollievo.Ata diventa rossa come un peperone."Anche più di quella Piva!" Continua Lò."Più Piva!" Ripete Nà.Ad Ata si rizzano i capelli in testa."Quale Piva?" Domanda lui perplesso."La piva nel sacco, vero Lò? - interviene la cognata Sà. - Quella della favola, eh?""No, quella...""Basta! - esclama Sà alzandosi di botto. - Ti accompagno in bagno, che devi fare cacca!""Io non devo fare cacca!" Protesta Lò."Ma la pipì di sicuro, andiamo!" Lo prende di peso e lo trascina in bagno."No, mamma, io...""Poche storie!"Din don!Liz si alza e va ad aprire.I fratelli di Ata entrano in cucina."Filippo! - esclamano allegri. - Che piacere vederti!"Lei apre il cassetto e cambia il coltello.Prende quello grande, doppio e pesante per spezzare le ossa."Hai visto la partita domenica?" Domanda uno.Lui ride insieme a loro."Sì, peccato per quel goal mancato!"Ata sferra il primo colpo e spezza una coscia."Qualche volta potremmo vederla insieme!" Propone un altro."Perché no!" Risponde lui guardandola di sottecchi.Lei batte il coltello sull'altra coscia."Ma poi ce la presenti quello schianto di ragazza che hai conosciuto?" Domanda uno."Sì, - gli dà man forte l'altro, - ma dove l'hai trovata? Non ha una sorella?""Ahahah!" Ride lui continuando a scrutare Ata.Lei non risponde e non li guarda.Alza il braccio e colpisce dritta sul petto del pollo."Ahahaha!" Ride Liz.Zac!E stacca il collo.La rabbia prende il sopravvento, diventa cieca e sorda.C'è solo lei e quel misero pollo sotto di lei.Colpisce e stacca un pezzo, colpisce e ne stacca un altro, colpisce, colpisce, colpisce...Zac! Zac! Zac!Il tavolo trema e il rumore del tonfo del coltello rimbomba per la stanza.Zac! Zac! Zac!Il pollo è ridotto in mille pezzi microscopici.Lo guarda, sorride soddisfatta, poi alza la testa.Nove paia d'occhi la fissano intimoriti.Filippo deglutisce a fatica.Silenzio.