È operativo il portale web che rende più immediate e “user-friendly” le modalità di utilizzo dell’ArtBonus, il mosaico di misure che favorisce il mecenatismo culturale mediante un credito di imposta al 65% per quanto riguarda le erogazioni liberali per gli interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura pubblici o per la realizzazione di nuove strutture o il restauro e il potenziamento delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri pubblici.
Grazie al nuovo sito governativo artbonus.gov.it sarà da oggi più facile utilizzare l’agevolazione introdotta dall’art. 1 del decreto legge 83/2014 (Decreto Cultura). Inoltre sarà più agevole individuare gli interventi da sostenere, i beneficiari e gli adempimenti necessari. Ricordiamo che tale importante misura, soprannominata icasticamente “ArtBonus”, conduce ad un importante cambiamento nel rapporto tra pubblico e privato, riconoscendo il credito d’imposta sopracitato a persone fisiche, ad enti senza scopo di lucro (per una cifra non superiore al 15% del redito imponibile) e a soggetti titolari di reddito d’impresa (entro i limiti del 5 per mille dei ricavi annui).
Per un approfondimento in merito alla struttura della misura leggi l’articolo Il Decreto Cultura è legge: ora l’ArtBonus passa alla prova dei fatti.
Per poter usufruire del credito d’imposta, che, lo ricordiamo, ammonta al 65% delle erogazioni liberali effettuate nel 2015 (ed anche nel 2014) e al 50% per quelle versate nel 2016, è necessario effettuare la donazione attraverso mezzi di pagamento tracciabili: banche, uffici postali, sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23 del d.lgs. 241/1997 (carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari).
Tra le novità giunte nel corso di quest’anno va annoverato l’ampliamento apportato dalla Legge di Stabilità 2015 alla portata dell’agevolazione: è stato stabilito infatti che il credito d’imposta venga riconosciuto anche in caso di erogazione liberale in favore dei teatri di tradizione.
Leggi il nostro articolo dello scorso anno mediante il quale analizzavamo gli aspetti più importanti del Decreto Cultura, il contenitore normativo entro cui giace l’ArtBonus.
All’interno del nuovo portale è infine possibile consultare l’elenco degli interventi ammessi all’agevolazione, aggiornati attraverso l’indicazione del costo complessivo e di quanto ricevuto, nonché segnalare nuovi interventi, comunicare i dati delle erogazioni effettuate.