Francesco Tadini - Arte del lato B? Pornografia? Leiweb del Corriere della Sera. E’ proprio vero, sempre vero, ancora più vero: per vendere più copie (o per totalizzare più clic in rete, quindi più pubblicità) ci vuole il sesso. Sul Corriere della Sera del 15 aprile 2010 (link) viene annunciato il debutto della nuova home page di LEIWEB (…”portale di Rcs Periodici diretto da Simona Tedesco che festeggia il suo record di 33 milioni di pagine viste”). Il 30 luglio del 2012, linkato ancora oggi dalla home page stessa del Corriere della Sera appare “IL TRIONFO DEL LATO B” (LINK), articolo a firma di Luca Incani. Da leggere non c’è grande poesia, ma a guardare… ! Troneggiano i glutei di? Una grande attrice, direte voi… No, miei cari lettori: campeggia il sederino di Nicole Minetti. La stessa Nicole Minetti dell’inchiesta… La stessa Minetti che lo stesso Corriere distrugge in un articolo (tra i tanti, ma per fare un esempio) del 14 agosto 2012 (link): “… Nicole Minetti è membro della Commissione sanità e di quella cultura del consiglio regionale lombardo. È stata assente 11 volte su 17 sedute nella prima e 7 su 16 nella seconda.” E allora? E allora io deduco una cosa semplice: per il Corriere della Sera una donna va demolita se indagata (come, ma non ha molta importanza ormai, il Corriere ha demolito il sottoscritto Francesco Tadini senza che nessun giornalista si sia preso la briga di farmi anche una sola domanda) e PORTATA IN TRIONFO, letteralmente, se può, con il suo fondo schiena, far vendere copie, incamerare pubblicità. Persino un portale diretto da una donna, come Leiweb, deve lanciare il fatidico messaggio: una donna è un culo da copertina, poco importa il resto. E ancora: se si devono, per guadagnare, mostrare culi e sesso, allora non hanno alcuna importanza l’etica della liberazione femminile, del buon giornalismo. Il Corriere della Sera (cartaceo) ha ancora quegli annuncetti di “massaggiatrici”? Guadagna ancora soldi sugli annunci dedicati a prostitute? (Non lo compro in edicola da molto tempo, quindi dovete dirmelo voi.. ) Chissenefrega! Vengono “bilanciati” dagli articoli che parlano dell’inchiesta “Ruby”: i lettori non capiranno mai la contraddizione, l’ipocrisia: siamo in Italia!
Io, francamente, non penso che sia così, in realtà: penso che ci siano tante lettrici e tanti lettori indignati che stanno smettendo, proprio grazie al web, di acquistare “l’informazione” cartacea di questi giornali che si assomigliano sempre di più. Fac-simili, gemelli, portatori di notizie scritte (o fotocopiate) da giornalisti che non hanno quasi più voglia di svolgere inchieste e di non limitarsi a pubblicare il già noto, già rimbalzato di agenzia in agenzia o, al massimo, la trascrizione con commento di qualche intercettazione telefonica “succosa”.
In internet, se uno cerca le notizie, ormai, può trovare quelle “vere” da un miriade di fonti interessanti e a “contatto ravvicinato” con i fatti narrati. I giornali “generalisti” hanno perso e perderanno ancora di più. Nasceranno (stanno già proliferando, in tutto il mondo) aggregati web di gornalisti veri, indipendenti, che diverranno sinonimo e garanzia di informazione profonda, d’inchiesta, sul campo.
Forse è meglio che Leiweb si trasformi direttamente in Dileideretani: forse, così, potrà raggiungere il miliardo di lettori e guadagnare tanti, tanti soldi. potrebbe dirigerlo Nicole Minetti: perché no?
Francesco Tadini
(N.B. -. Si sa che i peggiori libertini, come me, diventano poi, dopo aver preso sonori ceffoni, dopo la punizione, i maggiori moralisti! Cosa volete farci! Chiederò a Lele Mora, ora che ha perso 50 chili, di fare gruppo!)
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