Nel suo primo ruolo da star, il nostro tutto muscoli non poteva che impersonare l'eroe mitologico meglio noto al pubblico con il nome di Ercole, ma non in un classico peplum ambientato in tempi antichi, bensì in una moderna (all'epoca) metropoli qual'è New York.
Il sempre giovane Ercole è stufo della monotona vita sull'Olimpo e lo da a vedere al padre onnipotente Giove, che però non sembra propenso a lasciarlo libero di andare a fare un giro turistico sulla terra.
Durante l'ennesimo dei litigi, Giove, adirato, lo scaraventa sulla Terra. O meglio, in mare, a diverse miglia dalla costa, dove verrà ripescato da una nave di passaggio.
Così iniziano le disavventure del semidio, per niente avvezzo alla vita nel mondo moderno, nel quale si farà strada come meglio gli si addice: lottando con chiunque gli si ponga innanzi per ostacolarlo.
A partire dall'equipaggio della nave, passando per un tassista al quale non può pagare la corsa ("Come sarebbe, vuole essere pagato per aver portato Ercole in carrozza?"), incontri di lotta libera, fino addirittura ad un orso scappato dallo zoo (che regala peraltro grasse risate alla prima occhiata, in cui ci si accorge che si tratta di un uomo con un costume, sicuramente non interessato ad apparire molto realistico nei movimenti).
Ovviamente Ercole avrà la meglio su tutti gli avversari terrestri, fino a quando un complotto ordito sull'Olimpo non lo metterà in difficoltà...
La regia, soprattutto nella prima parte, sottolinea la componente involontariamente comica del film, che però con il passare del tempo si fa sempre più lento e difficile da seguire; fortunatamente almeno nel finale si risolleva un po', regalando ancora una chicca che rende lo spettatore felice di essere arrivato fino in fondo e non aver abbandonato la visione nei momenti più difficili.