Dopo il primo anno eclatante, The Others aveva mantenuto nelle edizioni precedenti un livello di proposta stimolante, almeno suoi valori nuovi ed impossibili da presentare nel format di Artissima. Quest'anno mi pare invece che, a parte singole gallerie ed artisti che lavorano sempre a livelli alti, per il resto ci sia della ripetitività, quando non della fuffa bella e buona.
Diciamo che se il trend continua così, nel giro di poche edizioni vi sarà un ripiegamento tale da non giustificare più di tanto questa offerta d'arte contemporanea attorno all'unica vera mostra di valore internazionale.