Andrew Vickers, Paperboy e Steve Eyre
È proprio vero, nel mondo del fumetto e in quello dell'arte può accadere proprio di tutto. E se i due mondi si intersecano, be' allora è possibile anche l'impensabile! Almeno questa è la considerazione che mi è venuta in mente quando ho appreso questa notizia trasmessa in un notiziario della BBC.
Nella cittadina inglese di Sheffield l'artista Andrew Vickers ha prodotto una scultura di cartapesta che ha ribattezzato Paperboy assemblando pagine e copertine di vecchi fumetti. Esposto in una galleria d'arte della città, Paperboy ha incontrato subito il consenso dei visitatori; in particolare quello di Steve Eyre, proprietario di una fumetteria della zona: "Appena ho visto la statua, la prima cosa che ho pensato è stato: Fantastico! L'impatto visivo di Paperboy è molto forte".
Dopo l'iniziale entusiasmo, Eyre, incuriosito dai fumetti distrutti per assemblare la scultura, ha cominciato a studiare nei dettagli la statua e con un misto di stupore e orrore ha scoperto che "all'interno della gamba destra vi era la copertina di Avengers #1".
Un albo prodotto agli inizi degli anni '60 (il primo numero fu pubblicato nel 1963) il cui valore si aggira intorno alle diecimila sterline. Sorpreso dalla scoperta, Steve Eyre ha guardato con più attenzione la statua, scoprendo che al suo interno "ci sono almeno sei fumetti che, se in buone condizioni, possono essere venduti a una cifra di circa ventimila sterline. Credo che ad Andrew Vickers la scultura sarebbe costata di meno se avesse acquistato del marmo italiano".
Per fortuna lo scultore ha reagito con molto aplomb alla notizia: "Inizialmente sono stato molto stupito dalla notizia, e ho pensato che non bisognerebbe mai gettare nulla di vecchio a cui si attribuisce poco valore. Ad essere onesti sono scioccato, ma il denaro non ha alcun valore per me. Mi piace l'idea che da cose di valore economico come queste io sia riuscito a creare qualcosa di meno costoso".