I giovani attori pugliesi aderenti al Mai (movimento artisti indipendenti), replicano al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, dopo uno scambio di battute seguito a una videolettera degli attori che si sono sentiti esclusi dal workshop con il regista lituano Nekrosius (approfondisci qui).
Gentile Presidente (o caro nichi?)
Leggiamo sui siti web dei quotidiani più importanti che lei ha ricevuto notizia del nostro video e ci abbia risposto con una nota. Ci fa molto piacere, vuol dire che qualche volta, quando è necessario, se si alza la voce, sempre con rispetto ed educazione, ci si fa sentire. Ci piace pensare che questo scambio che abbiamo avuto, possa essere l’inizio di un dialogo. E allora lasci che le raccontiamo qualcosa. All’incirca un mese fa, quando si realizzava questo fatidico workshop con il Maestro e con i misteriosi selezionati, molti di noi telefonarono o scrissero al TPP chiedendo spiegazioni, e ricevettero risposte gentili nei modi ma arroganti nei contenuti. Un ragazzo indignato scrisse una lettera, quella che grosso modo è diventata il testo del video. La lettera, fu mandata ai principali organi di stampa, gli stessi che ieri si sono precipitati a diffondere il video, e allora fu snobbata totalmente. Un giornalista di una testata principale, contattato per telefono, appena sentì i nomi dei coinvolti del workshop interruppe la comunicazione, dichiarando che il fatto non sussisteva. Solo un blog, www.lalternativa.it, un blog di ragazzi che fanno informazione indipendentemente e coraggiosamente, pubblicò la notizia e uno stralcio della lettera. E’ un po’ questo snobismo dei potenti che ci ha spinto a fare il video, e a rivolgersi al loro superiore, a Lei. Il linguaggio video oggi, nel mondo della rete, ha una viralità maggiore, ed è stato evidente: in meno di 24 ore si è scatenato un putiferio che in un mese il testo scritto neanche si sognava. ‘Bene o male, l’importante è che se ne parli’ è la legge di questo mondo mediatico. Forse qualcuno ha tentato anche di cavalcare la vicenda per attaccarLa, lo capiamo, non era nelle nostre intenzioni, ma fa parte del gioco. Quando si personalizza tanto la politica, come lei, lo ammetta, ha fatto, si corrono questi rischi, a destra come a sinistra, si è acclamati e strumentalizzati. In un passo della lettera originale, poi tagliato, il ragazzo scriveva: “Non è accettabile, caro Nichi. Io, nel mio piccolo, ti ho sempre difeso quando ti hanno gettato fango addosso, per un errore, per la sanità, volevano buttare all’aria te e quanto di buono fatto in Puglia da te. Ho parlato a tua difesa nei blog, nei forum, nelle chiacchiere, in Puglia e fuori.”.
Dal tono della sua nota la sentiamo indispettito, parla di segnalazioni alla procura, illeciti e sospette diffamazioni. Ci rincresce che lei interpreti così il nostro messaggio. La vicenda si è svolta un mese fa, ci fu una conferenza stampa in cui l’assessore, il TPP e il Maestro si sono incensati a vicenda, i ‘ragazzi’ del workshop hanno posato per delle foto. Se avessimo voluto ricorrere alle vie legali, lo avremmo fatto a suo tempo. Ma abbiamo deciso di non farlo. Perché non è la partecipazione al workshop che noi volevamo ottenere, o la punizione dei colpevoli, ma che ci sia una gestione trasparente e accessibile a tutti dei fondi pubblici. Che la formazione sia per chi ne ha bisogno, e per chi lo merita. Ci è estraneo questo giustizialismo, preferiamo guardare al futuro, non al passato. E allora presidente, lasci stare la Procura, o le accuse di diffamazioni, nel video non si fa mai né un’offesa né un nome. Proprio lei, se la prende con dei poveri ragazzi paventando denunce di reati d’opinione? Perché invece non organizza un incontro, con l’assessore alla Cultura, dei rappresentanti del Tpp, ed alcuni di noi? Così chiariamo la vicenda e facciamo in modo che in futuro non si commettano gli stessi errori. Così ci onora anche della sua presenza, quella presenza che forse, ultimamente, abbiamo sentito mancare.
Con rinnovata stima
I ragazzi del MAI
MAI – movimento artisti indipendenti