Nel febbraio 2014 l'AS Monaco e la Lega Calcio Francese (LFP) avevano siglato un accordo in base al quale il club monegasco avrebbe potuto continuare a partecipare alle competizioni professionistiche francesi, pur non avendo sede sul territorio della Repubblica, in cambio del versamento di un contributo di 50 milioni di euro, quale indennizzo per le favorevoli condizioni fiscali del Principato (in particolare per gli effetti in termini di costo della rosa e tassazione).
L'accordo è stato impugnato qualche mese fa da alcune squadre di calcio (Girondins de Bordeaux, SM Caen, LOSC, FC Lorient, Olympique Mareseille, Montpellier e PSG) e portato dinanzi al Consiglio di Stato perché lo invalidasse, sul presupposto che i benefici che l'AS Monaco ottiene fossero decisamente maggiori rispetto al contributo concordato.
Il Consiglio di Stato si è pronunciato, ma il risultato non è quello atteso dai ricorrenti: se, da un lato, ha effettivamente considerato l'accordo non valido (per vari motivi, anche procedurali), dall'altro ha però determinato che il presupposto dello stesso (e cioè l'obbligo imposto dalla LFP che le squadre dovessero avere sede sul territorio della Repubblica) non è applicabile al AS Monaco.
Il risultato è che il club monegasco potrà tranquillamente partecipare ai prossimi campionati professionistici francesi, per di più senza dover versare alcun contributo straordinario.
[Fonte: Ecofoot.fr]